È partita da Piazza della Pace la parata di Carnevale che interessa lo storico quartiere popolare di Borgo Vecchio. E’, infatti, iniziata ieri la decima edizione del Carnevale Sociale, la festa che attraversa tutti i quartieri di Palermo e a cui anche quest’anno ha aderito il Centro sociale Anomalia. Dietro il carro musicale, fra coriandoli e stelle filanti, i bambini e le famiglie del quartiere hanno sfilato per le le strade rionali fino a raggiungere Largo Alfano, dove è stata offerta la merenda dai panifici e bar del Borgo (Bar Siragusa, Bar Scinà, Panificio Cernigliaro, Panificio Puccio, Panificio “Ma che bontà”).

“Anche quest’anno il quartiere Borgo Vecchio e i suoi abitanti, grandi e piccoli, hanno vissuto il carnevale, fra colori e musica grandi e piccini hanno trascorso un pomeriggio di sana socialità rivivendo peraltro le antiche tradizioni della nostra cultura. Il tema di quest’anno è il Genio di Palermo, nume tutelare della città e simbolo dei suoi abitanti, che ci ricorda lo spirito accogliente di Palermo. In piazza poi, come ogni anno, abbiamo onorato una delle più antiche tradizioni popolari carnevalesche di Palermo e della nostra terra ovvero La Vampa dei Nanni, davanti lo sguardo curioso e affascinato dei bambini. I protagonisti della giornata sono appunto stati i bambini, ma anche i volontari del doposcuola del Centro Sociale Anomalia, le famiglie, le diverse realtà che vivono nel quartiere e tutti gli abitanti del rione che come ogni anno, attendendo con gioia questo momento, si rendono attivi nella sua organizzazione e realizzazione.” afferma Nadia Lo Iacono del doposcuola popolare del Centro Sociale Anomalia –

Il carro e i costumi che hanno sfilato sono stati realizzati dai bambini che frequentano quotidianamente il doposcuola popolare e che in questi giorni, seguiti dai volontari del centro, si sono impegnati durante le ore di laboratorio creativo totalmente autofinanziato.” “La partecipazione attiva da parte di tutti gli abitanti di Borgo Vecchio per la costruzione di questo appuntamento – termina Nadia – dimostra quanto forte sia il desiderio di migliorare la vita del quartiere in cui si è nati, un quartiere che vive il grave e grande disinteresse delle istituzioni politiche. Iniziative come queste sono una risposta pratica e reale alle lacune che caratterizzano questa parte della città e in generale dimostrano l’efficacia immediata delle risposte costruite e date dal basso ad una crisi economica che si fa sentire sempre con più forza sulle spalle delle fasce più deboli della popolazione” conclude Nadia Lo Iacono