Venerdì 20 settembre

A Palazzo Zingone-Trabia la mostra su Frida Kahlo, in programma anche le visite guidate

palazzo zingone trabia – palermo – foto vincenzo russo

Palazzo Cloos Zingone – Trabia apre le porte ai visitatori per un tour tra gli idilliaci paesaggi neoclassici e la leggiadria delle raffigurazioni, dallo scenografico piano nobile, fino all’alcova, caratterizzata da combinazioni di tratti geometrici e caratteri arabi, che narrano le influenze della cultura esotica di Palermo.

Lungo i saloni, si potrà ammirare la mostra “Frida Kahlo – I colori dell’anima”, una originale esposizione di oltre 60 scatti fotografici di Leo Matiz realizzati negli anni ’40 interamente dedicati all’artista messicana.
In parte inedite, le immagini del fotografo colombiano – nato nella magica Macondo di Gabriel Garcia Marquez – colgono una ad una tutte le sfaccettature della personalità di Frida, che posava con disinvoltura davanti all’obiettivo scegliendo l’autoritratto come forma espressiva del suo tormentato mondo interiore.
Appuntamento venerdì 20 settembre dalle 18 a mezzanotte.

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Palazzo Cloos- Zingone Trabia è una dimora sorta nella seconda metà del 1800, incastonata tra le splendide opere della natura che caratterizzano l’antico quartiere della Kalsa,
dall’Orto Botanico a Villa Giulia fino alla Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, appena fuori dall’antico bastione della città. L’edificio, negli anni, è stato più volte riformulato, ed è il risultato dell’unione di due costruzioni adiacenti, realizzato per volontà della famiglia Cloos.
Dal prospetto difficilmente si intuisce la spettacolare serie di saloni che caratterizzano il piano nobile, esso fu, poi, acquistato nel 1906 dalla famiglia Zingone, mentre gli ultimi proprietari furono i Macaluso- Trabia.
Lo stile eclettico del Palazzo, tra idilliaci paesaggi neoclassici, stupisce per la leggiadria delle raffigurazioni, per le decorazioni a grottesche e le scenografiche decorazioni parietali.
La visita termina con una sala eccezionale, un’accogliente alcova caratterizzata da splendide muqarnas, nicchie angolari raccordanti, tanto care alla più celebre letteratura artistica della città.

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