Palermo rischia di non avere le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. E’ l’allarme che lancia il deputato Giuseppe Chiazzese del Movimento 5 Stelle il quale annuncia anche una lettera alla Commissione europea, scritta a quattro mani, con la deputata Roberta Alaimo.

“Rischiamo di non vedere mai installate le colonnine elettriche a Palermo”, dice Chiazzese mentre racconta l’iter che ha portato al blocco dell’iter che potrebbe dare un ulteriore impulso all’utilizzo dei mezzi a impatto zero in una città che ne avrebbe veramente bisogno.  La vicenda ha inizio quando nel maggio 2018 la società Enel X, controllata di Enel, invia al Comune di Palermo una richiesta per poter installare gratuitamente 96 colonnine all’interno del territorio comunale. Come racconta Chiazzese, la società stipula diversi contratti in molte città mentre a Palermo, “dopo estenuanti incontri con il proponente, non si arriva a nulla di fatto”.

“Passano quasi 2 anni – continua il deputato pentastellato – e nel gennaio 2020, a seguito di una denuncia circa un presunto aiuto di Stato ad AMAT Spa, la Commissione europea interroga il Comune di Palermo sulla mancanza di colonnine elettriche, avanzando diverse richieste di chiarimento”. Una delle tante domande fatte riguardava proprio se lo stesso Comune avesse ricevuto ulteriori manifestazioni, oltre a quella di Sicily by Car, per servizi di car sharing e/o per l’installazione di colonnine nel territorio comunale. “Il Comune di Palermo, con risposta scritta, a firma dell’assessore Giusto Catania e del Sindaco Leoluca Orlando – sottolinea Chiazzese – nega di aver ricevuto altre richieste, ed anzi aggiunge che proprio per il fatto di non averne avute, è al lavoro per predisporre un bando pubblico”.

Su questa vicenda i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle hanno presentato una interrogazione alla giunta Orlando. Per questo Chiezzese adesso sta predisponendo una lettera scritta alla Commissione europea assieme alla collega Roberta Alaimo.

Nelle scorse settimane il sindaco di Palermo ha anche dichiarato di voler utilizzare le risorse del Recovery Fund per la creazione della rete di ricarica in città salvo poi fare dietro front. E’ giunta dunque la pubblicazione del bando per l’installazione delle colonnine elettriche. “Bando – sottolinea Chiazzese – che già presenta dei vizi normativi oltre a dei requisiti minimi quasi impossibili da garantire come, ad esempio, la richiesta che le colonnine debbano essere dotate di pos per bancomat o carta di credito o, udite udite, che debbano accettare denaro contante. Vi sembra normale che si operi in questo modo? Vi sembra normale che si dichiarino cose non vere alla Commissione europea?
Per questi motivi sono, ahimè, convinto che la quinta città d’Italia, con questa amministrazione, le colonnine non le vedrà mai”.