Si chiude l’indagine della commissione inviata dal Prefetto su presunte infiltrazioni mafiose all’interno del comune di San Cipirello. Martedì scorso gli inquirenti hanno riconsegnato nelle mani del sindaco le chiavi degli uffici posti sotto la lente d’ingrandimento per cercare eventuali indizi che potessero far pensare ad una infiltrazione da parte della criminalità organizzata nel Palazzo di Città.

L’indagine condotta dai funzionari della Prefettura di Palermo è iniziata il 20 novembre del 2019. A febbraio al sindaco della città jatina è stata notificata la proroga delle attività degli inquirenti per ulteriori tre mesi. Il 26 marzo però è arrivato lo stop repentino e la consegna delle chiavi degli uffici ispezionati.

La commissione avrà a disposizione 45 giorni di tempo per comunicare al ministero degli Interni eventuali elementi poco chiari nella gestione della macchina comunale. Sarà il Consiglio dei Ministri a doversi pronunciare su un’eventuale scioglimento del comune. L’obiettivo dei controlli era verificare la sussistenza di elementi che potessero far pensare a presunti collegamenti con la criminalità organizzata di tipo mafioso. “Ben vengano i controlli nei comuni, sono sereno – dice il sindaco Vincenzo Geluso – e ho piena ficucia nel lavoro dei commissari”.

Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri hanno deciso lo scioglimento dei comuni siciliani di San Cataldo e Mistretta.

 

Articoli correlati