Il Sindaco Leoluca Orlando ha scritto una lettera, indirizzata ai Sindaci dei Comuni limitrofi alla Città di Palermo (Villabate, Santa Flavia, Bagheria, Isola delle Femmine, Capaci, Carini Cinisi, Terrasini, Monreale e Altofonte) e, per conoscenza al PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA E COMMISSARIO AI RIFIUTI, al Prefetto di Palermo, all’Assessore Regionale ai Rifiuti ed al Direttore del Dipartimento Rifiuti dello stesso Assessorato, inerente all’abbandono illecito dei rifiuti nelle strade “di confine” (via Galletti e via Guglielmini (lato Villabate) a Sud e la zona della “linea Parco dei Principi” e Sferracavallo (lato Isola delle Femmine – Carini) a nord.
Prendendo spunto da un trend in costante aumento di “migrazione” dei rifiuti dai Comuni limitrofi alla città di Palermo, il Sindaco ritiene “doveroso segnalare la grave situazione in cui versa la Città di Palermo a causa dell’incontrollato abbandono di rifiuti da parte di soggetti terzi. Il cambio culturale, ormai consolidato e riconosciuto anche a livello internazionale, preminentemente in ambito culturale, turistico e tutela dei diritti, non può di certo arrestarsi davanti all’inciviltà di quanti – purtroppo ancora molti – si ostinano a sfregiare ignominiosamente la nostra splendida città.
Perché non siano vani gli sforzi compiuti dai sindaci e dalle amministrazioni locali affinché i cittadini assumano comportamenti più civili e rispettosi della legge – aggiunge Orlando – occorre un rapido e non più differibile intervento di programmazione impiantistica da parte della Regione.
Il Presidente della Regione, anche nella qualità di Commissario per l’emergenza rifiuti, e le strutture regionali, non possono sottrarsi alla necessità di una chiara definizione di un piano, la cui assenza da moltissimi anni ha messo in ginocchio e mortifica tuttora gli sforzi e l’impegno delle Amministrazioni Comunali”.
Orlando ha anche chiesto al Comandante della Polizia Municipale di Palermo una relazione dettagliata sui sequestri di veicoli usati per il trasporto illecito dei rifiuti per il successivo eventuale inoltro alla Procura.
Di seguito il testo integrale della lettera.
“Con la presente si ritiene doveroso segnalare a Codesta Amministrazione la grave situazione in cui versa la Città di Palermo a causa dell’incontrollato abbandono di rifiuti da parte di soggetti terzi.
Palermo subisce quotidianamente anche da parte di cittadini residenti in aree limitrofe alla Città, sia lato nord (Isola, Capaci, Carini Cinisi, Terrasini), sia lato sud (Villabate, Porticello, Bagheria) sia al confine con i territori di Monreale e Altofonte, una quantità di rifiuti di ogni tipo: urbani, ingombranti, speciali ed anche pericolosi, che possono essere responsabili di una grave emergenza ambientale.
Ciò costringe la società partecipata, gestore del servizio del ciclo integrato dei rifiuti, a costanti interventi, anche fuori contratto di servizio, con pala e camion per ripristinare il decoro urbano in Città.
Il numero di ingombranti presenti sul territorio è in continuo aumento e raggiunge numeri ingiustificabili. Negli ultimi due mesi Rap ha raccolto il doppio degli ingombranti dell’anno precedente, circa 46 mila al mese ! e la proiezione di luglio è in ulteriore crescita (50 mila).
Né sul fronte dell’abbandono dei rifiuti indifferenziati si registrano miglioramenti. Palermo produce circa 800 tonnellate al giorno di rifiuti, ma, altrettanto inspiegabilmente, arrivano a Bellolampo circa 1000 tonnellate di rifiuti! e di questi oltre 40 tonnellate al giorno (4 compattatori con 12 operai) sono da imputare alla migrazione dei rifiuti dai Comuni viciniori.
Come a tutti noto, l’attuale vigenza dello stato Emergenziale per la Regione Sicilia (vedi delibera del Consiglio dei Ministri del 8/02/2018) dichiarato ai sensi della L. 225/92, rende possibile attuare misure di tutela ambientale di carattere “eccezionale e temporaneo” per cercare, contestualmente alle altre criticità in materia, di debellare il fenomeno dell’indiscriminato abbandono di rifiuti in siti non autorizzati stante che tali violazioni potrebbero comportare anche danni alla salute dei cittadini.
E’ opportuno segnalare che per tutto il periodo di vigenza dello stato di emergenza sono state notevolmente inasprite le sanzioni amministrative e, cosa rilevante, è, altresì, prevista la reclusione fino a tre anni e sei mesi, in caso di abbandono o deposito di rifiuti quali ingombranti domestici, speciali etc.
A causa di tale allarmante scenario si darà corso, senza indugio, all’immediata segnalazione alla Procura della Repubblica di quanto evidenziato al fine dell’accertamento di eventuali condotte delittuose da parte di soggetti terzi allo scopo di reprimere il perpetrarsi di tali comportamenti illeciti.
Contestualmente la scrivente Amministrazione implementerà i controlli, ad oggi già strutturati, mediante ulteriori attività di verifica – da parte degli agenti di Polizia Municipale – anche con l’ausilio di sistemi di video-ripresa segnalando tempestivamente, alle autorità giudiziarie, i soggetti contravventori per la dovuta applicazione delle sanzioni previste per la fattispecie delittuosa commessa.
Alla luce di quanto superiormente segnalato si chiede a codesta Amministrazione di dare la massima diffusione alla presente comunicazione e ciò al fine di sensibilizzare la cittadinanza ad un rigoroso rispetto delle norme in materia di conferimento dei rifiuti, e alle sanzioni amministrative e penali previste in caso di violazione delle disposizioni in materia ambientale.
Si confida nella massima collaborazione per la risoluzione del problema segnalato specificando che la scrivente Amministrazione si avvarrà di ogni strumento per la tutela e salvaguardia dell’ambiente della città di Palermo nell’interesse della collettività e del decoro e della vivibilità di tutta la complessiva area territoriale nella quale operano le nostre diverse amministrazioni comunali.
Copia della presente viene inoltrata al Presidente della Regione anche nella qualità di Commissario emergenza rifiuti e alle strutture regionali, ricordando e sottolineando la necessità di chiara definizione regionale del piano rifiuti e la realizzazione di impianti la cui assenza da moltissimi anni ha messo in ginocchio e mortifica tuttora sforzi e impegno di Amministrazioni Comunali in Sicilia.
Si richiama a tal proposito quanto più volte e formalmente denunciato e sollecitato in ogni sede competente nei riguardi dello stato di “calamità istituzionale”, registrato nei decenni trascorsi nel settore rifiuti in Sicilia”.
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