Un dialogo sulla memoria tramandata, i legami sociali e le relazioni tra pratiche artistiche e spazi da abitare.
Si terrà questo pomeriggio alle 17 alla Gam – Galleria d’Arte Moderna di Palermo l’incontro “Abitare i luoghi. Donne, racconti, comunità” tra Anna-Clémence de Grolée autrice della mostra “Une île à soi”, Giulia Ingarao, curatrice dell’esposizione, e Cristina Alga – CLAC/Ecomuseo Mare memoria viva a partire dall’analisi dell’opera
Il dibattito si basa sull’opera “Cortile/curtigghiu, voci dai cortili per la città da reinventare”, realizzata tra il 2011 e il 2012, durante la residenza dell’artista al Farm Cultural Park di Favara e mira a raccogliere e costruire, attraverso fili rossi della memoria, una mappatura corale dei luoghi, mettendo insieme il racconto dei più anziani della comunità e il disegno di un passato comune
«La parola dialettale curtigghiu – spiega Anne-Clémence de Grolée – ha la doppia accezione di cortile e di chiacchiere, indica nello stesso tempo lo spazio urbano e l’attività che vi si svolge all’interno. In quest’opera ho riflettuto sul ruolo sociale del cortile, prolungamento all’aperto dello spazio domestico, luogo di aggregazione tradizionale di donne e bambini».
L’iniziativa si colloca a chiusura della personale, della durata di due mesi, dedicata ad Anna-Clémence de Grolée.
Partecipazione libera fino a esaurimento posti disponibili.
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