La procura di Termini Imerese ha disposto l’archiviazione del procedimento nei confronti di  Giuseppe Calabrese, amministratore pro-tempore della Fmc srl sul presunto abuso edilizio in contrada Santa Lucia a Cefalù (Palermo). Nell’indagine, avviata per verificare la presunta illegittimità dei lavori di completamento di strutture turistiche a Santa Lucia, erano stati coinvolti l’architetto Oscar Amato e l’ingegnere Elisa Giannone.

I lavori erano autorizzati dal permesso unico di costruire 8 del 2018, rilasciato dal Comune di Cefalù e dalla società Sovisma Spa. Le successive modifiche progettuali, riduzione dei piani interrati per parcheggi e ampliamento delle superfici commerciali, sono risultate adeguamenti funzionali e non elusioni normative.

La società è stata assistita dagli avvocati Michele Cimino e Valentina Castellucci, che hanno evidenziato come le variazioni progettuali non comportassero un aumento volumetrico né un impatto negativo sul contesto territoriale. Il pubblico ministero ha accolto pienamente le loro argomentazioni, suffragate anche dalle consulenze in atti.

“La procura ha chiarito – dicono gli avvocati – che le difformità riscontrate erano di natura documentale e non costituivano illecito penale. L’archiviazione segna la piena riabilitazione della Fmc e dei suoi professionisti, confermandone l’integrità e il rispetto della normativa urbanistica. La società, con una consolidata reputazione nel settore edilizio, ha dovuto affrontare un iter giudiziario e un danno rispetto al proprio piano di investimenti. Infatti, attualmente, il cantiere di Santa Lucia resta fermo, con le opere ancora allo stato grezzo. La decisione pone fine a una vicenda complessa e si auspica che adesso l’amministrazione comunale e il suo Consiglio diano il giusto impulso per definire l’insediamento ed evitare l’ulteriore danno alla Fmc e alla comunità”.