In tanti questa mattina hanno presenziato a Palermo al funerale di Francesco Sabella, 50 anni, morto dopo diversi giorni di agonia per le ferite dopo essere stato accoltellato. Fu coinvolto nei giorni scorsi in una lite condominiale. Le esequie si sono tenute nella chiesa di Santa Margherita vergine e martire al Marabitti. La vittima viveva nel quartiere, in via Loria. Sabella è morto all’ospedale Villa Sofia. Fu colpito a morte da Salvatore De Santis, 52 anni, in via Ruggero Loria a Palermo.
Commozione e applausi
Tanta commozione in chiesa ed anche al seguito del carro funebre che ha attraversato il quartiere a passo d’uomo. Applausi, lacrime e anche i rombi delle moto che hanno accompagnato il feretro.
Il calvario in ospedale
Sabella, dopo il ricovero, ha subito tre interventi chirurgici ma non sono stati sufficienti a salvarlo. Uno dei fendenti, infatti, gli avrebbe provocato danni seri al fegato. Nonostante i tentativi dei medici, non si è mai ripreso. Rimasto ricoverato in rianimazione all’ospedale Villa Sofia, i medici hanno tentato di tutto ma lo scorso 5 giugno, alla fine, è morto.
Il video della lite ma non dell’accoltellamento
Intanto le indagini sono andate avanti. C’è un video acquisito dalle forze dell’ordine nel quale, però, non si vede il momento del ferimento, ma solo De Santis con un coltello. L’inchiesta sull’omicidio è condotta dalla polizia. Secondo quanto ricostruito fino a questo momento i due vicini, fra i quali non correva buon sangue già da tempo, avrebbero avuto, la scorsa settimana, una accesa discussione poi degenerata fino all’accoltellamento.
Quattro le coltellate inferte
Quattro le coltellate sferrate da De Santis che hanno colpito Sabella allo stomaco. La lama è arrivata in profondità. Di conseguenza il 50enne ha perso molto sangue. La corsa in ospedale e gli interventi non sono bastati a salvarlo. Gli agenti hanno bloccato l’aggressore mentre stava tentando di allontanarsi insieme alla moglie e alla figlia. L’aggressore, dopo il fermo, ha confessato di avere colpito il suo rivale con un coltello. Ma ha ribadito, in quell’interrogatorio, di essersi difeso perché, a sua volta, aggredito non da una ma da tre persone e, in quella circostanza, minacciato di morte. De Santis è difeso dall’avvocato Filippo Gallina.
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