Il giudice Francesco Paolo Pitarresi, del Tribunale di Termini Imerese ha assolto perché il fatto non sussiste, Paolina La Barbera già Segretario comunale nonché Direttore Generale del comune di Santa Flavia, nella passata amministrazione guidata dal Sindaco Antonio Napoli, difesa dall’avvocato Gioacchino Sbacchi , accusata di minacce e maltrattamenti (in concorso con lo stesso sindaco) nei confronti della funzionaria comunale Patrizia Li Vigni.
La funzionario è stata assolta anche dall’accusa di danni e privazioni sempre in concorso, per non aver commesso il fatto. Per prescrizione sono cadute le accuse di abuso d’ufficio, falso ideologico ed offese in atto pubblico.
La vicenda è iniziata nel 2007 quando alcune lettere anonime segnalavano che la futura nomina a capo dell’Ufficio Tecnico comunale fosse stata già preordinata in concorso tra i vari imputati, il sindaco, il segretario e l’ingegnere Giovanni Mineo, nella veste di beneficiario della nomina.
Ne scaturirono delle indagini che portarono al rinvio a giudizio dell’ex sindaco Napoli, della segretaria La Barbera e dello stesso Mineo. Il sindaco e l’ingegnere Mineo scelsero il rito abbreviato che si è concluso nel luglio del 2013, con la condanna in primo grado. Tutt’ora pendente il giudizio di appello presso il Tribunale di Palermo Prima sezione penale.
La segretaria La Barbera ha scelto il rito ordinario, affrontando in dibattimento le accuse che gli venivano mosse. Con la sentenza di ieri, dopo un processo durato oltre tre anni, è stata pronunciata la sua estraneità ai fatti, in ordine alle minacce, maltrattamenti e danni, che la vedeva imputata in concorso con il Sindaco e l’ingegnere Mineo. A questo punto, in presenza dei due esiti contrastanti, sarà la Corte di Appello di Palermo a far definitivamente luce sulla vicenda.
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