L’addio di Alitalia all’aeroporto di Trapani Birgi è solo l’inizio del disastro che il governo Conte sta preparando per la Sicilia. Ne è convinto l’assessore regionale al Turismo Manlio Messina che ha scritto una nota al Governo per contestare due articoli del Dl rilancio e poi ha reso pubblica la sua posizione con un video sui social.

Gli articoli in questione sono il 198 e il 203 del decreto rilancio “In pratica si chiede alla compagnie low cost di adeguare i contratti verso il proprio personale a quelli di Alitalia. Di fatto si dice a queste compagnie che devono comportarsi come una compagnia già fallita e che è in piedi solo grazie ai soldi dello Stato”.

Per Messina è una follia che causerà il taglio di tutti i voli da e per la Sicilia “E’ un danno fatto a tutto il Paese ma soprattutto alla nostra Isola visto che erano proprio le low cost a garantire la mobilità visto che al governo centrale ci sono persone che continuano a dire che non si deve fare il Ponte sullo Stretto. Siamo costretti ad affidarci ai voli e ora vogliono, di fatto, costringerci al monopolio o quasi”.

“E’ una vergogna – dice Messina nella sua diretta social – che una compagnia come Alitalia che già riceve soldi dallo Stato, che ha avuto 3 miliardi di denaro pubblico, poi faccia pagare un biglietto per la Sicilia 900 euro. E poi si costringe le low cost ad adeguarsi”.

“Se dovessero passare questo due articoli del Dl rilancio – conclude l’assessore – sarebbe un disastro. Noi come Sicilia faremo le barricate. Invito tutti a farsi promotori di questo messaggio e a fermare questo disegno del governo che metterà ulteriormente in ginocchio i collegamenti con l’isola. Già è difficile e costoso in periodo normali viaggiare per la Sicilia, figuriamoci cosa accadrà in un momento del genere”

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