“Siamo ai titoli di coda per le Province con gravissimi danni per i cittadini e i dipendenti degli enti locali”. Lo dice Giuseppe Badagliacca segretario regionale del Csa.
Oggi pomeriggio all’Ars proseguiranno i lavori ma per le ex Provincie ci sono le briciole.
“Il sindacato Csa esprime la propria preoccupazione sullo stato finanziario degli Enti Locali della Regione Sicilia – aggiunge Badagliacca – Il contesto attuale vede molti Enti siciliani in dissesto funzionale tale da compromettere i servizi resi ai cittadini siciliani. Infatti ci risulta che su 390 Comuni più di 60 rischiano il default, molti presentano delle situazioni finanziarie in continuo peggioramento, dovute anche al drastico calo dei trasferimenti Regionali e Nazionali ai Comuni”.
Questo contesto vanificherebbe tra l’altro le “programmazione triennale dei fabbisogni” relativa al triennio 2018/2020 che sono basilari per le stabilizzazioni e prorogare i contratti dei precari storici.
Il Csa evidenziato tale contesto, chiede un intervento normativo urgente che risolva le problematiche contabili degli Enti.
Per quanto specificatamente attiene alle “Ex Province” appare non più rinviabile la totale assenza di interventi normativi e finanziari a supporto delle stesse.
Per questo si chiede un intervento presso il Governo Nazionale finalizzato a individuare percorsi legislativi che superino le criticità rilevate.
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