E’ morto in sella alla sua moto a seguito di un violentissimo impatto. Salvatore Romano, 32 anni, è scomparso domenica 6 ottobre mentre durante una gita fuori porta a due ruote. Lo scontro è avvenuto sulla SS 117, nel tratto che collega Mistretta a Santo Stefano di Camastra. Il giovane stava percorrendo la strada sulla sua Aprilia Tuono quando, per causa ancora da accertare, si è scontrato frontalmente con una Bmw X3 condotta da un 35enne di Santo Stefano di Camastra.
La dinamica
L’impatto è stato violento. Salvatore Romano è stato sbalzato dalla moto e ha riportato gravissime ferite. Nonostante l’immediato intervento del 188, il giovane è deceduto poco prima dell’arrivo dell’elisoccorso, allertato in una disperato tentativo di salvargli la vita. Il conducente del suv invece è stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Mistretta e sembra non abbia riportato gravi ferite.
La salma della vittima è stata trasferita al policlinico di Messina per l’esame autoptico. La Procura di Patti ha aperto un fascicolo, affidato al sostituto procuratore Giovanna Lombardo, per accertare le cause dell’incidente.
Il cordoglio
Salvatore era un ingegnere ed era un appassionato motociclista. Amava la vita, come si legge tra i ricordi degli amici, e le nuove esperienze ed era sempre pronto ad avventurarsi in viaggi sulle due ruote alla scoperta di nuova paesaggi.
“Le moto lo avevano sempre affascinato. Indimenticabili le gite all’insegna della libertà insieme a lui – scrive un amico sui social – impossibile accettare ciò che è successo, non ci crediamo ancora”.
Poi ancora: “Salvatore era un ragazzo d’oro, sempre disponibile e gentile. Ci siamo persi di vita dopo la scuola, ma ci incontravamo spesso e le nostre chiacchiere erano sempre un piacere”.
Sui social, i messaggi di cordoglio si susseguono incessantemente: “Salvatore non può essere vero – scrive un utente – porterò per sempre nel mio cuore le nostre risate e le mille avventure vissute insieme”.
“Eri prudente ed esperto Totò, quando ho letto la notizia non riuscivo a credere si trattasse di te” – scrive un altro amico -.
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