Un agente penitenziario è stato aggredito a colpi di manico di scopa, calci e pugni da un detenuto nel carcere di Pagliarelli a Palermo. Il poliziotto ha riportato diversi traumi, tra cui uno più grave ad una spalla, e i medici gli hanno dato un mese di prognosi.
“L’agente si è trovato faccia a faccia con uno di loro che lo ha offeso e poi lo ha colpito. Una violenza inaudita portata in carcere – dice il segretario nazionale del Consipe, Francesco Davide Scaduto – da chi ha commesso reati manifestando all’esterno gli stessi atteggiamenti di prepotenza”.
Le aggressioni in carcere si susseguono e il bollettino dei feriti viene purtroppo aggiornato quasi quotidianamente. “Il carcere – aggiunge il segretario – che dovrebbe cambiare in meglio questi soggetti invece li peggiora e li incattivisce di più e non si riesce neanche a inculcare quel timore reverenziale che li dovrebbe fare desistere dal commettere tali mancanze di rispetto e violenza nei confronti della polizia penitenziaria, che rappresenta la nostra Repubblica e ormai, dentro le carceri, è continuamente sbeffeggiata”.
E conclude: “Esprimiamo la nostra solidarietà al collega aggredito, augurandogli una veloce e pronta guarigione nella speranza che le autorità centrali amministrative, governative e legislative diano una rapida soluzione a questi problemi”.






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