Sono stati individuati gli aggressori che hanno legato e picchiato Massimo Ursino, 42 anni, segretario provinciale del movimento “Forza Nuova”.
Le indagini sono condotte dalla Polizia..
Già stanotte, la Digos ha effettuato numerose perquisizioni, in particolare ad uno studentato del capoluogo ed in alcune abitazioni, riconducibili ad ambienti dell’“antagonismo” di sinistra.
Gli esiti delle perquisizioni hanno consentito di rinvenire ed acquisire oggetti di interesse investigativo.
Alcune persone sono state condotte in Questura e le loro posizioni sono, adesso, al vaglio degli investigatori. Sarebbero componenti dei centri sociali.
La posizione delle persone portate alla Digos è al vaglio della Procura.
Le perquisizioni, secondo quanto si apprende dalla questura, riguardano i locali di uno studentato dove alloggiano alcuni universitari che sono stati accompagnati in questura.
La loro posizione è attualmente al vaglio degli investigatori. Durante i controlli sono stati sequestrati anche alcuni oggetti.
Sarebbero cinque le persone individuate dalla Digos nell’ambito dell’indagine sull’aggressione subita ieri pomeriggio dal segretario provinciale di Forza Nuova di Palermo Massimo Ursino.
In questo momento si trovano in Questura; la loro posizione è al vaglio degli inquirenti. La polizia sarebbe arrivata ai presunti responsabili del pestaggio, legati alla “sinistra antagonista”, esaminando le immagini di alcune telecamere della zona. Questa mattina sono stati perquisiti i locali dello studentato “Malarazza” di via Cavour.
L’aggressione – Ursino è stato imbavagliato, legato con del nastro adesivo e malmenato in pieno centro – è stata rivendicata con una email inviata ad alcuni organi di informazione insieme al video del pestaggio realizzato da una ragazza del “commando” con uno smartphone. Nel video si sente la voce della giovane che ripete “è uno scherzo” e i lamenti della vittima.
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