“La Fials-Confsal è stanca di dovere rilasciare ogni giorno bollettini di guerra dove tra i feriti sono annoverati gli Operatori Sanitari, unici incolpevoli di un Sistema Sanitario, il cui prezzo dello sbando viene pagato dagli Operatori”.

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E’ quanto scrive in una lettera al prefetto, all’assessore alla sanità e a tutti i direttori generali di Asp e ospedali la Fials sindacato cui è iscritto l’operatore socio sanitario a cui domenica sera è stato rotto un timpano da un familiare di un paziente che non voleva uscire per lasciare che venissero distribuiti i pasti.

“La vita è una cosa sacra – scrivono – Noi del SSN, Professionisti Infermieri, Tecnici ed OSS lo sappiamo bene, perché la nostra mission è quella di salvare la vita della gente, preservarla dalle malattie e curarla secondo le necessità.
Non possiamo accettare che chi si serve dei Servizi Sanitari diventi cecchino contro gli Operatori”.

“Chiediamo- si legge nella lettera – l’autorevole intervento dell’Assessorato Regionale della Salute ed ai Direttori Generali o Commissari, in quanto Datori di lavoro, nel rispetto del D. Lgs. 81/2008, li richiamiamo alle loro responsabilità per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, mettendo in campo tutti i mezzi consentiti dalla Legge affinché i protagonisti di questi atti vandalici, contro il personale, debbano essere assicurati alla Giustizia in flagranza di reato e per interruzione del Pubblico Servizio, con immediato ammanettamento da parte delle Forze dell’Ordine che intervengono sul posto, affinchè possano servire da monito ad altre teste calde incentivate a gesti di emulazione (..tanto non succede nulla…)”.

“La Fials-Confsal – conclude la missiva – sollecita il Sig. Prefetto, che  ci legge per conoscenza, a promuovere un incontro del Comitato per l’ordine pubblico con all’ordine del giorno: ‘la sicurezza negli Ospedali Palermitani’, al fine di trovare soluzioni atte ad interrompere lo sciacallaggio in corso.