A Campofelice di Roccella un giovane è stato accoltellato nella notte del 4 maggio. La vicenda è emersa solo ieri  grazie alla denuncia della vittima ed alle dichiarazioni del sindaco di Campofelice. La vittima,  sui social, ha raccontato quanto accaduto, puntando il dito contro l’indifferenza istituzionale e il pericoloso messaggio di impunità trasmesso ai giovani.

Giovane accoltellato in pieno centro a Campofelice: si indaga sul movente

Un’aggressione brutale quella che ha scosso, seppur in ritardo, la comunità di Campofelice di Roccella, in provincia di Palermo. Nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 maggio, il  giovane sarebbe stato colpito con tre coltellate da un coetaneo nel pieno centro cittadino. La notizia è emersa solo in queste ore, dopo che la vittima, appena dimessa dall’ospedale, ha deciso di rompere il silenzio con un post sui social, denunciando i fatti e l’indifferenza generale.

Il post di denuncia: “Un gesto codardo, da vigliacco”

Nel suo messaggio pubblico, il ragazzo racconta con parole nette la gravità dell’aggressione:

“Domenica sono stato vittima di un’aggressione violenta. Ho ricevuto tre coltellate. Un gesto assurdo, codardo, da vigliacco. Un atto di violenza che avrebbe potuto costarmi la vita”.
Il giovane denuncia l’inspiegabile silenzio che ha avvolto l’episodio:
“Questo episodio è passato inosservato, come se nulla fosse successo. È il momento di fermarsi e riflettere su quanto accaduto”.
E lancia un appello diretto:
“Domenica è toccato a me, ma potrebbe toccare a chiunque. Potrebbe toccare a tuo figlio, un amico, un familiare, una persona a te cara”.

Il sindaco di Campofelice: “Notizia arrivata con giorni di ritardo”

Il sindaco Giuseppe Di Maggio ha dichiarato che l’amministrazione è venuta a conoscenza dei fatti con alcuni giorni di ritardo:

“Ci siamo attivati e siamo in contatto con gli inquirenti che stanno indagando. La vicenda non è del tutto chiara. L’aggressione è avvenuta nel centro del paese”.
Le indagini sono affidate ai carabinieri, che stanno ricostruendo le dinamiche del fatto e cercando di chiarire il movente dell’aggressione.

Un like come miccia: l’ipotesi al vaglio degli inquirenti

Secondo le prime indiscrezioni, a scatenare la furia dell’aggressore sarebbe stato un like o un commento rivolto alla fidanzata del giovane che ha colpito. Una motivazione futile, ma non isolata: solo pochi giorni prima, a Misilmeri, un altro giovane era rimasto ferito in circostanze simili. Anche in quel caso, la scintilla sarebbe partita da un’interazione sui social considerata inopportuna.

Il silenzio delle istituzioni e il pericoloso messaggio ai giovani

La vittima non ha nascosto la propria delusione nei confronti delle istituzioni locali:

“L’amministrazione comunale nemmeno ha detto e fatto nulla”.
La sua denuncia è anche un monito sul clima di impunità che potrebbe diffondersi tra i giovani:
“Lui è ancora in giro che ride e scherza, dando di fatto un messaggio sbagliato per i giovani: che si può uscire armati senza subire alcun tipo di ripercussione”.