La polizia segue la pista del traffico di droga sull’agguato a Khemais Lausgi di 28 anni, palermitano, allo Zen 2 in via Costante Girardengo.

Il giovane si trova ancora in coma farmacologico all’ospedale Civico dopo le ferite riportate al torace, ai glutei e alle braccia. Il giovane è stato aggredito da più persone.

Visto che è stato ferito con un coltello e con alcuni colpi di arma fuoco. A Lausgi il Gico della Guardia di Finanza lo scorso marzo aveva sequestrato beni per 600 mila euro.

Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Maria Teresa Principato e avevano consentito di ricostruire l’attività di traffico e spaccio di cocaina da parte di un gruppo criminale, composto da 14 persone, capeggiate dal palermitano Khemais Lausgi di 28 anni che è risultato essere, in base all’accusa, responsabile della gestione dei “pusher” operanti in una delle principali “piazze” di spaccio del rione.

Pur essendo disoccupato e pressoché nullatenente, Lausgi conduceva uno stile di vita lussuoso, riciclando proventi del traffico di droga, per oltre 200 mila euro, attraverso investimenti nel settore immobiliare, nonché nella gestione di una palestra pugilistica e di un wine bar a Palermo, ora non più in esercizio.

Per evitare ogni collegamento con la sua persona, aveva inoltre intestato i beni in questione a suoi fedeli prestanome, anch’essi denunciati all’autorità giudiziaria.

Tra le abitazioni sottoposte a sequestro figura una villa di Carini, con piscina e sofisticato impianto di videosorveglianza, acquistata e lussuosamente ristrutturata con i proventi dello spaccio.