La protesta degli agricoltori sicliani non si ferma. Nel giorno della mobilitazione nazionale con cuore centrale a Roma, lavoratori ed imprenditori isolani sono tornati a far sentire la propria voce in strada. Tre, in particolare, i cortei di trattori organizzati nell’entroterra. Coinvolti in particolare i territori di Enna, Caltanissetta e Palermo.

Mobilitazione degli agricoltori, presidi in tutta l’Isola

La prima mobilitazione ha interessato il comune di Enna. Territorio sul quale, da oltre venti giorni, risulta convocato un presidio permanente nei pressi dello svincolo di Dittaino. Già dalle prime luce della mattina,  gli agricoltori si sono mossi a bordo dei loro mezzi agricoli verso la Prefettura della città. Circa un centinaio i mezzi che hanno invece fatto capolino presso la prefettura di Caltanissetta. Trattori sono arrivati da diversi comuni dell’entroterra. Fra questi le città di Resuttano, Santa Caterina Villarmosa, Vallelunga, Serradifalco, Mazzarino, Caltanissetta, Sommatino, Marianopoli, Riesi, Montedoro e Gela. Presidio che sarà concluso dalla consegna di un documento simbolo al prefetto.

“Siamo in presidio al ponte di Resuttano da una settimana – spiega Santa Gangi -. Oggi siamo tornati in piazza perché non abbiamo ancora ricevuto risposte certe sul nostro futuro. Non chiediamo la luna: vogliamo solo poter rimanere nella nostra terra e vivere del nostro lavoro. Potremmo anche rinunciare ai contributi, se solo riuscissimo a vendere i nostri prodotti al prezzo giusto, tenendo conto delle enormi spese che abbiamo e dei continui rincari. Chiederemo al prefetto di farsi carico con il governo regionale e nazionale delle nostre istanze; ma non ci fermeremo. Siamo pronti a tornare in strada, anche davanti ai palazzi del potere e con azioni più incisive se sarà il caso”.

La marcia dei trattori sulle Madonie

Il terzo presidio ha invece interessato il territorio della provincia di Palermo. Coinvolti circa 200 mezzi partiti dal territorio da Petralia Soprana e Valledolmo verso l’area nei pressi dello svincolo A19 di Tremonzelli. Ingenti, riferiscono i manifestanti, le ripercussioni sul traffico. “Sappiamo che il governo nazionale e quello europeo si stanno adoperando per darci qualche contentino – spiegano Tiziana Albanese e Aldo Mantegna del comitato delle Madonie -, stanotte si è aperta la discussione sulla sospensione dell’Irpef agricola. Non ci faremo ingannare, non abbiamo alcuna intenzione di fermarci. L’agricoltura è un settore trainante per l’economia della nostra terra, se entra in crisi si ferma tutto”.