la storia di un 25enne palermitano

Ai domiciliari litiga con la madre e va dai carabinieri: “Portatemi in carcere” ma era libero da due settimane

Il clima in casa è insopportabile, date le tensioni con la madre e le difficoltà economiche, così un detenuto agli arresti domiciliari da più di un anno per tentativo di truffa si reca dai carabinieri e chiede di essere trasferito in carcere.

E’ la storia del palermitano Vincenzo Liga, 25 anni del quartiere San Lorenzo, raccontata dall’edizione odierna del Giornale di Sicilia.

I militari, venerdì scorso, accolto lo sfogo di Liga, che ha dichiarato di litigare continuamente con la madre, lo hanno arrestato per evasione ma di fatto il 25enne era libero da più di due settimane a sua insaputa, perché i termini di custodia cautelare erano scaduti ma nessuno glielo aveva comunicato.

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Il gip, che ha accolto le tesi dell’avvocato Max Molfettini, non ha dunque convalidato l’arresto per evasione, rimettendo in libertà l’indagato.

Liga è orfano di padre e il rapporto con la madre non è dei migliori. La donna, a causa di gravi problemi economici, non sarebbe stata nemmeno in grado di garantirgli il pranzo e la cena. Per questo il giovane aveva pensato al carcere come l’unica alternativa possibile.

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Ma come è emerso dagli accertamenti, gli sarebbe bastato uscire da casa dato che era libero per decorrenza dei termini.
Liga ha trascorso una notte in cella di sicurezza, ma sabato, durante l’udienza di convalida, si è ‘scoperto’ che era già libero da due settimane.

Liga è stato rimesso in libertà.

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