il cibo come impegno sociale e solidale

Al carcere Pagliarelli menù di Natale stellato: i detenuti in cucina con lo chef Pietro D’Agostino

“Sarà una giornata davvero speciale non solo per i detenuti, ma anche per noi chef: un gesto solidale, al servizio degli ultimi per un giorno in cui, senza riserve, con generosità e creatività umana, ci divertiremo insieme. Sono momenti di socialità fondamentali per chi si trova ristretto in una cella per scontare pene detentive”.

Con questo spirito lo chef Pietro D’Agostino, stella Michelin, ambasciatore della cucina siciliana nel mondo, aderirà all’iniziativa organizzata dall’associazione onlus Prison Fellowship Italia, che lo vedrà giovedì, 22 dicembre, impegnato tra i fornelli dell’istituto penitenziario di massima sicurezza Pagliarelli di Palermo.

Un invito che lo chef D’Agostino ha raccolto con grande entusiasmo, da sempre attento ad utilizzare il linguaggio del cibo per parlare anche di solidarietà e impegno sociale.

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“Ogni detenuto, nel bene e nel male, ha una propria storia da raccontare, e trovo straordinario che iniziative come questa, possano contribuire a dare una prospettiva diversa e la speranza di una seconda chance nella vita”.

Ma quali prelibatezze d’autore, metterà in tavola lo chef d’Agostino?

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Un vero e proprio menù di Natale: a cominciare dagli antipasti, preparati direttamente dai detenuti, che con la supervisione dello chef stellato, si cimenteranno in preparazioni tipiche della migliore tradizione siciliana.

A Pietro D’Agostino, il compito di preparare primo e secondo: si parte con l‘Ncucciateddu sciclitano con ragù di agnello e cavolfiore e si prosegue con un filetto di maiale di suino nero dei Nebrodi con carciofi di Menfi, mentre la preparazione del dolce è affidata ad una pasticceria di Palermo.

 

 

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