Si arricchisce ancora di più ai Cantieri culturali alla Zisa (in via Paolo Gili 4 a Palermo), il programma dell’undicesima edizione del “Sole Luna Doc Film Festival”, ideato da Lucia Gotti Venturato con la direzione artistica di Gabriella D’Agostino.

Giovedì 23 giugno al Cinema De Seta la giornata si apre alle 17, con la presentazione del progetto “I Classici in Strada” e del laboratorio teatrale “Esopo a modo nostro”, un’iniziativa pensata per il carcere dell’Ucciardone, che ha visto la partecipazione di un gruppo di studenti delle scuole palermitane. Il progetto “Esopo a modo nostro” consiste in uno spettacolo teatrale a cui partecipano alcuni detenuti del carcere dell’Ucciardone, insieme a studenti della città e dedicato ai Classici. Ha visto la luce nel 2015, in collaborazione con l’Asvope (Associazione di Volontariato Penitenziario), quando i detenuti, dopo aver seguito un laboratorio teatrale di sei mesi, hanno messo in scena brani dell’Iliade e dell’Odissea e nel 2016 si ripropone con le favole di Esopo. In questa occasione, alle 17 sarà presentato il filmato che documenta il dietro le quinte del progetto.

Alle 21 si ricomincia, sempre al Cinema De Seta, con le proiezioni dei film in concorso con Irrawaddy Mon Amour del trio Valeria Testagrossa, Nicola Grignani, Andrea Zambelli. Le leggi contro l’omosessualità in Birmania ostacolano il compimento delle nozze di un venditore ambulante e di un muratore. Solo l’aiuto di un attivista, uno sciamano, un maestro elementare e di un truccatore aiuteranno i due a coronare il proprio sogno d’amore. Seguirà A Better Place di Giulia Della Casa dove un gruppo di ragazzi congolesi, per sfuggire alla guerra, trova rifugio in Zambia, il posto migliore che potessero mai desiderare per garantirsi la sopravvivenza. Nel successivo Le baiser de Marseille, della francese Valérie Mitteaux, la gioventù lesbica francese si racconta partendo da Marsiglia dove nel 2012 urlavano a gran voce contro coloro che manifestavano contro adozioni e nozze omosessuali. La Francia non è esente da discriminazioni e questo film lo documenta con sguardo libero.

Nello Spazio Arena, alle ore 21, la proiezione di un’opera che può essere elevata a manifesto dell’intera sezione Diritti umani del Festival: 16 Years Till Summer di Lou McLoughlan dipinge il rientro a casa dopo 16 anni di carcere di un uomo, con un impegno e una complessità di sguardo davvero rari. Il film è un insieme di cuore e testa, realismo magico e tragedia documentata.

Chiude la serata di proiezioni nello Spazio Arena Taksim, Chronicle of the Tree Revolution della coppia Jo Béranger, Christian Pfohl, solido racconto del dramma della “gentrificazione” nel centro di Istanbul, quartiere Gezi Park, dove nel maggio 2013 prese avvio un movimento di protesta al potere di Erdogan.

Ingresso libero a tutti i film.

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