Si svolgerà dal 14 al 21 maggio a Palermo l’edizione 2016 della «Settimana delle Culture».Per la quinta volta in quattro anni torna un appuntamento d’eccezione per il capoluogo siciliano, con un record di eventi culturali: quest’anno in programma ce ne sono ben 183: in cartellone spettacoli teatrali, mostre, concerti, presentazioni di libri, passeggiate culturali, conferenze, laboratori per bambini e molto altro in tantissimi luoghi della città.
Sarà una festa della cultura che Palermo offre ai palermitani e ai turisti,per una città che si conferma laboratorio di idee e di creatività. Ancora una volta, protagonista sarà proprio Palermo, i suoi luoghi, alcuni molto conosciuti, altri meno noti. E attenzione particolare ai ragazzi, con diverse iniziative dedicate.
Promossa dall’associazione Settimana delle Culture, presieduta da Gabriella Renier Filippone, la «Settimana» è resa possibile grazie al lavoro di un comitato volontario e a titolo gratuito, composto da Gaetano Basile (tradizioni popolari, gastronomia, cibo da strada), Fosca Miceli (arte, in collaborazione con la professoressa Anna Maria Ruta), Clara Monroy (rapporti istituzionali), Massimiliano Marafon Pecoraro (rapporti con l’Università, Liberty), Maria Antonietta Spadaro (fotografia), Bernardo Tortorici di Raffadali (coordinamento dei progetti e oratori), Salvo Viola (coordinamento generale).
Nel 2016, ancor più che negli anni passati,la città ha risposto con un entusiasmo straordinario compagnie teatrali, musei, associazioni, gruppi musicali, artisti, intellettuali sono al lavoro per dar vita alle numerose iniziative in programma, tutte autoprodotte dai singoli organizzatori e organizzate in diversi quartieri della città. Una manifestazione, resa possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Palermo, con l’assessorato regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, con la ex Provincia regionale di Palermo, con l’Università degli Studi e con molti partner privati.
183 iniziative in cartellone: 14 mostre fotografiche, altrettante di pittura, 15 spettacoli teatrali, 14 concerti, 10 spettacoli di danza, 24 laboratori, 13 laboratori per bambini, 16 conferenze o convegni, 17 eventi di diverse etnie, 12 visite guidate e passeggiate culturali, 12 presentazioni di libri, 8proiezioni di film e documentari,7 cori e 7 installazioni artistiche. Una settantina i luoghi che ospiteranno le iniziative in programma. Circa 700 le persone che a vario titolo lavorano alle varie manifestazioni della “Settimana delle culture 2016”. Numeri che testimoniano lo straordinario impegno di una città che vuole dire la propria nelle sue diverse forme di espressione, quale laboratorio in movimento.
Questi i luoghi della «Settimana»: Archivio di Stato, Archivio storico comunale, Auditorium Rai, Biblioteca dei Bambini e dei Ragazzi, Cantieri culturali alla Zisa, Cappella dell’Incoronazione, Chiesa del Piliere, Chiesa di San Domenico, Chiesa di San Giorgio dei Genovesi, Chiesa di San Mattia (Ex Noviziato dei Crociferi), Chiesa Santissimo Salvatore, Cimitero Acattolico degli Inglesi, Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini, Eco Museo del Mare, Ex Real Fonderia alla Cala, Galleria d’Arte Moderna GAM, Garzilli 26 residenza d’artista, Giuseppe Veniero Project, Goethe Institut, Hotel Politeama, Hotel delle Palme, I Candelai, Istituto Alberghiero Pietro Piazza, Istituto Gonzaga, Istituto comprensorio statale Giovanni XXIII Piazzi, Istituto Padre Messina, Laboratorio Museo del Disegno, La Rinascente, Libreria Macaione, Museo del Vino, Museo Diocesano, Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, Museo Riso, Oratorio dell’Immacolatella, Oratorio di San Lorenzo, Oratorio di San Mercurio, Orto Botanico, Palazzo Alliata di Villafranca, Palazzo Bonocore, Palazzo Butera, Palazzo Chiaramonte (Steri), Palazzo delle Aquile, Palazzo Forcella de Seta, Palazzo Jung, Palazzo Montalbo, Palazzo Palagonia, Palazzo Sant’Elia, Palazzo Ziino, Palazzo Zingone Trabia, Piazza Sant’Euno (Piazza Magione), Piazza Rivoluzione, Piazza Sant’Anna, Piazza Valdesi, Piazza Vittoria, Quarto Tempo, Real Albergo dei Poveri, Real Teatro Santa Cecilia, Teatro Cristal, Teatro Massimo, Teatro Politeama, Teatro Valdese, Torre Mondello, Villa Niscemi, Villa Zito, Villa Wirz.
Il prestigio della “Settimana delle culture” è stato riconosciuto anche dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, che quest’anno, quale premio di rappresentanza, ha donato una medaglia alla quinta edizione della manifestazione. Nella lettera allegata, fatta pervenire dal Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica a Gabriella Renier Filippone, il Capo dello Stato ha anche fatto giungere l’augurio per il successo dell’iniziativa.
La “Settimana delle culture” sarà preceduta venerdì 13 maggio da una ricca anteprima, in programma a Palazzo Sant’Elia (in via Maqueda 81), dove alle 18 saranno inaugurate ben quattro mostre.
Tre saranno allestite nella Sala delle Capriate. Sono “Paesaggi…Sei artisti due realtà siciliane in mostra”: esposizione di pittura di Luciana Anelli, Rosetta D’Alessandro, Giacomo Failla, Melchiorre Napolitano, Enzo Rovella, Enzo Venezia. A cura di Giacomo Fanale, con testo critico di Simona Di Bella. Interverranno con una performance musicale gli allievi del Liceo Musicale Regina Margherita di Palermo.
Sei artisti in mostra, espressione di due realtà siciliane, latori di quel messaggio universale che è del “farearte” in Sicilia, artisti che si confrontano con una cultura antica, e con una naturale tavolozza cromatica che non ha riscontri al mondo. La mostra “Paesaggi…” vuole indagare nel mondo dell’inconscio, dell’anima, paesaggi quali atmosfere del sogno, dell’immaginario sensoriale, capaci di esprimere messaggi universali che intrigano e che affascinano. Artisti di una sensibilità non comune, protagonisti di un umano immaginario ricco di cromie universali, spesso intriso di tutto ciò che può apparire reale, ma più frequentemente d’immaginario, di quell’immaginario fantastico che è nel mito, che attrae e condiziona, quando ricco di suggestioni prodotte in un contesto come quello siciliano. Contaminati dalle esperienze internazionali, gli artisti in mostra, hanno saputo interagire con orizzonti più ampi, hanno sviluppato sensibilità, rielaborate emozioni, ampliati contesti. Ambasciatori di “cultura” hanno saputo affermarsi nel contesto dell’arte contemporanea in modi e cromie profondamente dissimili ma con elementi formali e lessicali comuni. Aperta fino al 21 maggio, dalle 10 alle 18 (il sabato e la domenica fino alle 19). Ingresso libero.
Sempre a Palazzo Sant’Elia, alle 18 apre i battenti “Lo sguardo e la luce 2016”, a cura di Maria Antonietta Spadaro. È una mostra collettiva di fotografia di Fabio Alfano (Anghelos), Elena Cordone, Michele Di Leonardo, Gabriele Ferro, Gandolfo Li Puma, Piero Manno, Giuseppe Mazzola, Tiziana Mazzola, Gaia Villani. I nove fotografi presenti in questa terza edizione de Lo sguardo e la luce si esprimono seguendo filoni di ricerca diversi, dimostrando che l’impegno del fotografo spazia da ambiti sociali e civili – che documentano anche crude realtà – a quella che si può considerare una ricerca più puramente formale ma ugualmente intensa e poetica. Ognuno elabora originali proprie espressioni utilizzando questa affascinante e duttile tecnica in grado di scoprire, partendo dal reale, situazioni, forme e visioni sorprendenti. Aperta fino al 21 maggio, dalle 10 alle 18 (il sabato e la domenica fino alle 19). Ingresso libero.
Sempre a Palazzo Sant’Elia, sarà esposta, fino al 21 maggio, “Megapolaroid”, una fotografia di Tullio Fortuna.
E (stesso luogo e stesso orario) si inaugura anche “Lu sali, i salini, i salinara”, mostra fotografica di Leonardo Timpone, a cura degli Amici dei Musei Siciliani. Scopo della mostra, focalizzare l’importanza, per l’economia isolana, per la cultura e per la storia, di un antico settore produttivo un tempo assai florido e competitivo ed oggi, purtroppo, non più fiorente e con ansie congiunturali di non poco conto. “L’obiettivo” di Timpone privilegia i significati antropologici e quelli più direttamente collegati all’essenza dei contesti umani, storici e ambientali. In mostra 25 foto in bianco e nero (50 x 70) che colgono, nella sua cruda realtà, il duro lavoro dei “salinara”, attori plurisecolari che perpetuano, con gli stessi “riti” e ritmi, integrati da indicibile fatica e sudore, le roventi assolate operazioni necessarie per trarre dal mare il cristallino “oro bianco”, preziosa risorsa, fonte di vita e di sostentamento per migliaia di uomini e donne di tutte le età. Gli scatti rendono bene l’idea dello scenario complessivo, unico e meraviglioso, nel quale tali operazioni si organizzano e si realizzano. Scenario mediterraneo e siciliano al tempo stesso: quello del lungo litorale ricompreso fra i territori di Marsala, Paceco e Trapani (isolotti compresi). Aperta fino al 21 maggio, dalle 10 alle 18 (il sabato e la domenica fino alle 19). Ingresso libero.
In contemporanea, nella Cavallerizza di Palazzo Sant’Elia apre “Dasein | essere nel tempo”, mostra di pittura di Sergio Fiorentino. A cura di Alberto Mattia Martini. Catalogo pubblicato da Edizioni Dietro le Quinte. Un percorso articolato in quaranta opere di grandi dimensioni che rappresentano la grazia e l’armonia dei “Tuffatori”, indagano la magia nascosta nei “Volti” e mostrano l’unicità enigmatica dei “Gemelli”. A Palermo, con “Dasein”, termine preso in prestito dalla filosofia tedesca, Sergio Fiorentino racconta il suo “esserci” nel senso spaziale e temporale, il suo tentativo in divenire di analizzare il presente. Aperta fino al 21 maggio, dalle 10 alle 18 (il sabato e la domenica fino alle 19). Ingresso libero.
Sempre venerdì 13 maggio, inoltre, prendono il via altre iniziative inserite nel cartellone della “Settimana delle Culture”: alle 17, a Palazzo Bonocore (in piazza Pretoria), si inaugura “I-food, Cibo e feste in Sicilia”, mostra permanente a cura di Lucio Tambuzzo. Un’esposizione che è un vero e proprio viaggio tra pratiche, espressioni, rappresentazioni e saperi alimentari connessi alle ritualità e alle feste più importanti del calendario cerimoniale siciliano. Un focus espositivo che parte dalle maschere (ci saranno l’ussu di Saponara, il Mastro di Campo di Mezzojuso, i diavuli di Prizzi), passa per gli artefatti cerimoniali delle feste di San Giuseppe (dagli altari di pane preparati per le cene di Salemi alla tavulata di Poggioreale) e il Ballo della Cordella di Petralia Sottana e si conclude proiezioni dedicate al Festino di santa Rosalia, e un’esposizione di dolci legati alla festa dei Morti, fra cui una pupa ri zuccaru di 2,30 metri d’altezza, realizzata dai fratelli pasticceri Rosciglione, probabilmente la pupa più alta mai realizzata. Non quadri d’insieme, ma una vera e propria immersione nelle feste che prevede anche il supporto di immagini e l’esposizione degli elementi del rito – maschere, altari, strumenti musicali, cibi – per la prima volta riuniti dal vivo in un unico spazio nel capoluogo siciliano. Ingresso libero.
Dal 10 maggio l’artista Marco Pace lavora su un progetto che ha come fulcro la città di Palermo. E continua, all’interno dello stesso progetto, anche la residenza di Max Ferrigno. Dalle 10 alle 20, il pubblico potrà vivere dal vivo il loro lavoro, visitando la galleria “Garzilli 26” dell’omonima via.
Dalle 19.30 all’una di notte, in piazza Rivoluzione, “Caffè concerto Rivoluzione”, con band musicali emergenti palermitane, a cura dell’associazione Badside in collaborazione con l’associazione Transea. Ingresso libero.
Alle 21 al Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini (in via Squarcialupo 45), concerto in ricordo di Claudio Abbado, con il Quartetto per Archi “Sator” composto da Irene Piazza e Salvatore Imbesi (violini), Francesco Paolo Morello (viola), Gabriele Maria Ferrante (violoncello). Con la collaborazione degli Amici del Teatro Massimo.
Sempre alle 21, nei locali dell’associazione culturale “Quarto tempo” (in via Bara all’Olivella 67), per la rassegna “Femminefolli Carne Fresca Selvaggia Primo Taglio”, andrà in scena lo spettacolo di voce sperimentale e danza contemporanea “Son de Lusc”. Di e con Emilia Guarino & Oria. A cura dell’associazione Culturale Apeiron. Ideazione Direzione Artistica di Elisabetta Errante.
L’inaugurazione, sabato 14 maggio, alle 11 a Palazzo Chiaramonte (lo Steri) (in piazza Marina) La manifestazione sarà aperta ufficialmente dalla Corale San Sebastiano della Polizia Municipale, diretta da Serafina Sandovalli. Seguirà la presentazione della «Settimana» a cura di Gabriella Renier Filippone, e il saluto delle Autorità, con ilRettore dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari, l’assessore Regionale ai Beni culturali Carlo Vermiglio, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
Ci si sposterà quindi nel vicino Palazzo Palagonia (in via IV aprile), dove è in programma la Corale del Sorriso, diretta dai maestri Daniele Restivo e Pia Tramontana, con la chitarra di Francesco Maria Martorana e la collaborazione all’Accoglienza dei ragazzi dell’AFPD (Associazione Famiglie persone Down). A cura di Marina Ciaramitaro e Rosa Perrone e dell’associazione “Sette Note per la Vita” A.I.S.W. Sicilia Onlus.
Si continuerà con l’inaugurazione della mostra “Il mio occhio si è fatto pittore”: ventisei artisti esplorano l’amore di Shakespeare. A cura di Graziella Bellone e Nicola Aniello Bravo.Si tratta di una mostra collettiva di pittura con opere di Alessandro Armetta, Dario Balletta, Antonella Ludovica Barba, Calogero Barba, Rachele Barbaccia, Massimo Barbaro, Claudio Califano, Ilaria Caputo, Totò Caputo, Aurelio Caruso, Giuseppe Di Liberto, Lillo Giuliana, Elia Mammina, Marilena Marchica, Sara Morghese, Franco Nocera, Vincenzo Ognibene, Giovanni Proietto, Gianni Provenzano, Simone Provenzano, Giuseppina Riggi, Franco Spena, Lucia Stefanetti, Giusepe Vaccaro, Gaetano Vella, Tiziana Viola Massa. Curatori Graziella Bellone e Nicola Aniello Bravo. La mostra propone un’interpretazione personale e contemporanea dell’amore shakesperiano in tutte le sue sfumature più profonde: passionalità, eros, nostalgia, esaltazione della bellezza, romanticismo e altro ancora. Lo scopo è quello di sensibilizzare il pubblico attraverso la modalità espressiva della pittura alla conoscenza di questo geniale artista, anticipatore della modernità. Visitabile fino al 27 maggio, dalle 9 alle 18 (chiuso il sabato e la domenica).
A seguire una visita guidata al “Museo del Vino e della Civiltà Contadina” (sempre a Palazzo Palagonia), a cura del suo presidente Guido Ferla, che illustrerà il museo, con la mostra permanente dei vini di Sicilia, il museo internazionale dell’etichetta, la mostra del collezionismo enologico e la biblioteca enogastronomica specializzata.
Oltre all’inaugurazione vera e propria, la prima giornata della “Settimana delle culture” è ricchissima di appuntamenti.
Dalle 10 alle 13 nella Bottega 5 dei Cantieri Culturali alla Zisa(in via Paolo Gili 4), sono in programma laboratori creativi di bricolage, origami, stensil e palloncini a cura diEmergency OngOnlus.
Dalle 15 alle 20 sempre nella Bottega 5 dei Cantieri “Fai scacco alla guerra”, torneo di scacchi organizzato da Emergency OngOnlus in collaborazione con l’Associazione ASD Scacchi Città di Palermo.
Dalle 16 alle 18.30 è in programma “Nordicwalking Art in Palermo”, con un itinerario che va da Valdesi alla Torre di Mondello e mini-corso sulla tecnica del NordicWalking. In caso di avverse condizioni meteo l’itinerario sarà sospeso. Ci saranno gli istruttori regionali Letizia Fedele e Daniele Dell’Utri e gli accompagnatori Chiara Dell’Utri e Ignazio Ceraulo. Contributo di 5 euro, bambini fino a 12 anni gratis. Info e prenotazioni: letiziafedele@libero.it – 3394774366chiara.dellutri@gmail.com – 333520674. Raduno alle ore 16 a Piazza Valdesi, a Mondello.
Dalle 16, nella Chiesa di San Giorgio dei Genovesi, a cura dell’U.C.A.I (Unione Cattolica Artisti Italiani) è in programma la “Terza giornata nazionale dell’arte U.C.A.I. anno della Misericordia – La Bellezza del Creato”. Alle 16 visita guidata alla mostra in corso e alla Chiesa di San Giorgio dei Genovesi, a cura di Anna Santoro; alle 17 lettura di poesie esposte alla mostra, a cura di Pippo Romeres e degli autori; alle 17.30, visita guidata alle criptedella chiesa e relazione sul Mandamento Castellammare, a cura di Fulvia Reyes.
Alle 17, al Real Albergo dei Poveri (in corso Calatafimi 217) sarà inaugurata “Exempla. Un percorso tra artisti contemporanei”, mostra collettiva di pittura, a cura di Alba Romano Pace, con la collaborazione di Anna Maria Ruta. Opere di Arturo Barbante, Giuseppe Agnello, Zina Ansaloni, Nicola Busacca, Simona Cavaglieri, Filippo Calvaruso, Gaetano Cipolla, Luigi Colajanni, Gaetano Costa, Michele D’Avenia, Emanuele Diliberto, Pino Diodato, Martin Emscherman, Juan Esperanza, Elena Ferrara, Max Ferrigno, Alessandro Finocchiaro, Sergio Fiorentino, Stefano Gentile, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Franco Miceli, Antonio Nuccio, Marco Pace, Miriam Pace, TomokoNagao, Oliva Patanella Anil, Domenico Pellegrino, Ignazio Schifano, Massimo Sirelli, Enzo Tomasello, Giuseppe Vesco, William Zanghi. La mostra Exempla – Percorsi nell’arte contemporanea vuole essere una sorta di dialogo immaginario tra artisti contemporanei e correnti storiche. I sei capitoli in cui si suddivide la mostra portano il nome di alcune delle parole chiave che meglio simboleggiano l’eterna ricerca espressiva dell’artista, che, aldilà del tempo, dimora immutata dalle avanguardie ai nostri giorni. Onirismo, Profondità, Lucidità, Segno, Ilarità, Sovversione, ognuna di queste sezioni vuol essere un’eco delle ed un omaggio alle grandi correnti storiche come il surrealismo, il simbolismo, il realismo, l’astrazione, la pop-art. Gli artisti in mostra inscrivono così le proprie opere in un linguaggio dell’arte, universale e dinamico, mostrando tramite le loro creazioni gli ingranaggi del pensiero-motore dell’arte contemporanea, espressione di un perpetuo viaggio tra il contingente e le misteriose geografie dell’anima. Visitabile fino al 21 maggio, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 (chiuso il lunedì). Ingresso libero.
Allo stesso orario (ore 17 Real Albergo dei Poveri), stesso luogo, sarà inaugurata “Into the silence: Eremiti del terzo millennio”, mostra fotografica di Carlo Bevilacqua.“A Filicudi – scrive Bevilacqua – incontrai il mio primo eremita, un tedesco ex comandante di navi da crociera che vive ancora adesso in una grotta di quella che lui chiamaParadisola. Da quell’incontro ha preso il via questo viaggio che mi ha portato dall’Italia agli Stati Uniti, dall’Inghilterra a Georgia, Francia, India e Grecia. Ho incontrato questi amanti del silenzio all’interno di grotte, in camper sperduti nel deserto, in monasteri strappati alla follia delle guerre. Sembra che la fascinazione che scaturisce da una vita solitaria, il bisogno di solitudine, richiamo primordiale spesso non così consapevole, stia tornando ad essere un valore sempre più apprezzato e condiviso. C’è chi nel proprio eremo conserva migliaia di libri, chi vive su un’appendice rocciosa a decine di metri di altezza, chi un tempo musicista rock è oggi un monaco benedettino e chi contempla tutti i giorni la grandezza delle montagne dell’Himalaya. Tutti decisi e autosufficienti, hanno fatto la loro scelta in piena consapevolezza e con volontà libera e piena, sebbene, non di rado, aiutati per le prime necessità da amici o visitatori in cerca di pace. E se alcuni di loro non sono magari proprio felici di ricevere visite allo stesso tempo non negano però ascolto e condivisione. Tutti un po’ isole, e come isole, circondati dal vasto e misterioso mare della spiritualità umana”.Visitabile fino al 21 maggio, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 (chiuso il lunedì). Ingresso libero.
Sempre al Real Albergo dei Poveri (ore 17), nell’ambito dell’inaugurazione delle due esposizioni sarà presentato il catalogo delle mostre “Fuori dall’ombra” (edizioni Kalos). Intervengono la curatrice Fosca Miceli e Anna Maria Ruta. Il catalogo racchiude le esperienze espositive delle mostre collettive di pittura,curate da Anna Maria Ruta negli anni 2014-2015 e realizzate nell’ambito della terza e quarta edizione della Settimana delle Culture. La grande quantità di opere presenti in mostra, ognuna delle quali caratterizzata da un differente linguaggio artistico e pittorico, ha costituito il presupposto di un progetto di allestimento, realizzato da Fosca Miceli per Lo Stato dell’Arte, che mediando il rapporto tra opere esposte e pubblico fruitore, individua come principale obiettivo quello di emozionare il visitatore.
Dalle 17, a Palazzo Zingone-Trabia (via Lincoln 47), “Cultura giapponese a Palermo”: alle 17, Dimostrazione e corso di danza butoh a cura di Dara Siligato; alle 17.30, degustazione di tè e dolci della tradizione giapponese; alle 18.30, cerimonia della vestizione del Kimono. A cura dell’Accademia del David insieme agli Amici del Giappone.
Alle 17.30 nella Chiesa di San Mattia ex Noviziato dei Crociferi (in via Torremuzza 20), presentazione del saggio filosofico di Nicola Feruglio intitolato “L’energetismo segreto della vita” (edizione Book Sprint). Intervengono Roberto Carlando, Giuseppe D’Agostino e Nicola Feruglio. La presentazione sarà introdotta dalla chitarra della musicista Maria Clara d’Eredità.
Sempre alle 17.30, alla Libreria Macaione (in via Marchese di Villabianca 102) prende il via il ciclo “Incontriamo gli Autori”. In programma la presentazione del libro di Francesco Paolo Pinello“Gli affreschi di Palazzo Bongiorno, “dimora filosofale” di Gangi”. Intervengono Carmelo Fucarino, Giuseppe Trumbatore, Giovanni Cricchio e Marisa Ferraro. Verrà steso un telero con pittura di Marisa Ferraro dal titolo “Allegoria: Felicità pubblica”. L’incontro è organizzato da “Spazio Cultura” in collaborazione con l’associazione culturale Ruggero II e con la Nuova Accademia degli Industriosi di Gangi.
Alle 17.30, al Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino (in piazza A. Pasqualino 5) “Storie di fuoco e di gelsomino”, spettacolo di e con Yousif Latif Jaralla. Biglietto 3 euro. Info: 091 328060.
Alle 18, nella Chiesa del Piliere (piazzetta Angelini), inaugurazione della mostra collettiva di arti figurative “Luoghi comuni”. A cura dell’associazione Amici dei Musei Siciliani. Visitabile dalle 10 alle 18, fino al 29 maggio. Ingresso libero.
Dalle 18 all’una di notte, a piazza Sant’Euno (piazza Magione) è in programma “Magione Fest”, concerto di band siciliane, organizzato dall’Associazione Badside in collaborazione con l’Associazione Transea. Ingresso libero.
Alle 18.30, al Laboratorio del Museo del Disegno (via Mogia 8) si inaugura “Puntesecche”, mostra di Gino Merlina. A cura di Nicolò D’Alessandro. In programma una performance alla chitarra del musicista Salvatore Nocera Bracco. Visite su prenotazione, massimo di 15/20 visitatori per volta. Info e Prenotazioni: 091. 322030 – 338 8544404 – 324 6930846.
Alle 19, all’Oratorio di San Lorenzo (via Immacolatella 3),“Antologica”, inaugurazione della mostra fotografica di Giovanni Gagliardo di Carpinello. A cura dell’associazione Amici dei Musei Siciliani. Visitabile dalle 10 alle 18, fino al 29 maggio. Ingresso libero.
Sempre alle 19, a Villa Wirz (via Apollo 44) si inaugura “Palermo & Jazz”, mostra fotografica permanente di Marco Glaviano. Visitabile dalle 15 alle 19, dal 16 al 21 maggio.
Alle 20, nella Bottega 5 dei Cantieri culturali alla Zisa (in via Paolo Gili 4), per il ciclo “Prima Serata”, proiezione del film “Art. 32”, a cura di Emergency OngOnlus. Ingresso libero.
Alle 21, nella Sala Perriera dei Cantieri culturali alla Zisa, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Calapranzi” (“The Dumb Water”) da Harold Pinter. Interpreti: Giovanni Annaloro, Ciccio Russo. Per la regia di Andrea di Casa. Assistente alla regia, Alice Giroldini. Costumi: Giuliana Minaldi. Contributo volontario.
Sempre alle 21, nei locali dell’associazione culturale “Quarto tempo” (in via Bara all’Olivella 67), per la rassegna “Femminefolli Carne Fresca Selvaggia Primo Taglio”, andrà in scena lo spettacolo di voce sperimentale e danza contemporanea “Son de Lusc”. Di e con Emilia Guarino & Oria. A cura dell’associazione Culturale Apeiron. Ideazione Direzione Artistica di Elisabetta Errante.
Con questa quinta edizione che si presenta alla città con un ricchissimo calendario di eventi – sottolineano il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura, Andrea Cusumano – la “Settimana delle Culture” si conferma evento di punta della stagione culturale palermitana. La formula vincente di questa manifestazione si articola attraverso tre punti cardine: la città come polo culturale diffuso, la trasversale partecipazione cittadina, la declinazione plurale del concetto di cultura. Una formula che traduce la vocazione stessa della città che, con uno dei centri storici più grandi d’Europa, diventa essa stessa palcoscenico, coinvolgendo la parte più costruttiva della cittadinanza e rivelando, di anno in anno attraverso un fiume di proposte artistiche, spettacolari e musicali, la sua enorme vivacità culturale. Declinazione plurale della parola cultura che vuole esprimere non solo un’offerta culturale multidisciplinare ma anche la dimensione multiculturale di una città che ha saputo e sa accogliere. Per tradizione storica e per collocazione geografica Palermo è punto di incontro tra culture, ed in un clima di sempre più crescente paura ed isolamento di fronte alle sfide emerse dalla globalizzazione, rinnegando qualsiasi chiusura dogmatica al confronto con altre culture, ha invece reagito con la curiosità, il dialogo e l’accoglienza nella consapevolezza che questo possa solo costituire un arricchimento del nostro patrimonio umano e dello spirito di convivenza civile. “Culture” dunque in quanto Palermo è espressione di un sincretismo culturale che nei secoli ne ha forgiato il carattere e le tradizioni, e di cui il recente riconoscimento Unesco per l’itinerario Arabo Normanno ne è alta testimonianza.
Anche quest’anno dunque la “Settimana delle culture” apre le porte della città alla città ed ai suoi visitatori, attraverso un denso calendario di eventi che ci consegna una “Palermo in festa”. Restiamo convinti che la cultura sia la strada maestra per il cambiamento e la crescita, continuando ad imparare da quella parte della società civile che con ammirevole impegno, senso civico ed amore per la città contribuisce in modo decisivo a rendere Palermo una città più bella.
Dare spazio ai diversi linguaggi che si manifestano in variegate forme espressive di arte, storia, tradizioni, ma anche in luoghi della memoria – sottolinea l’assessore regionale ai Beni Culturali, Carlo Vermiglio – è l’originale linea che ha ispirato gli organizzatori di questo evento, scaturito dalle forze vive della civitas. Palermo continua ad essere un grande teatro che mostra alla comunità la sua complessa e poliedrica identità culturale nei diversi contesti culturali nei quali si materializza. Eventi e manifestazioni programmate in questa quinta edizione della “settimana delle culture” sollecitano tutti a cogliere nelle molteplici forme espressive nelle quali si manifestano, lo spirito di una città attrattiva che sa proporre e valorizzare il proprio patrimonio. Un richiamo e un ritorno al linguaggio della cultura che contamina e unisce, acquisisce, oggi, la dimensione di un segno qualificante rivolto da Palermo e dalla Sicilia, all’ Europa e al mondo. Le radici della civiltà occidentale affondano nelle contaminazioni delle culture che originano nel Mediterraneo, in questo senso Palermo è il frutto di un dialogo e una convivenza feconda che dalle sedimentazioni storiche del passato trova la sua naturale vocazione interculturale. Fili del passato che si intrecciano con il presente, con le nuove commistioni culturali ed etniche di una città accogliente che nell’incontro e nel dialogo ha saputo mostrare la sua bellezza. Raccontare Palermo in tutte le sue suggestioni per un recupero dell’identità che si traduce in valorizzazione del presente è l’invito e la proposta che in filigrana traspare da questo evento che coinvolge la città in tutte le sue componenti; un percorso di promozione tracciato e condiviso dall’assessorato regionale ai bei culturali, la cui linea di azione è diretta allo sviluppo delle culture per una nuova cultura dello sviluppo.
In qualità di rappresentante della comunità accademica – afferma il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari – sono particolarmente orgoglioso della partecipazione della nostra Università alla quinta edizione della Settimana delle culture, nella convinzione che l’Ateneo di Palermo possa offrire un significativocontributo a questo importante progetto culturale.
Il successo crescente che la manifestazione ha riscosso negli anni dimostra quanto il nostro territorio sia percorso da energie positive e propositive, che dal basso animano il tessuto cittadino e rendono quanto mai vivace il suo panorama artistico e culturale.
Il coinvolgimento attivo, nella definizione del calendario della Settimana delle culture, di associazioni, artisti e della comunità tutta e l’ampia risposta della cittadinanza alle iniziative promosse confermano come, grazie al linguaggio dell’arte, sia possibile promuovere e rivitalizzare i valori fondanti del nostro vivere civile, quali l’apertura, l’inclusione e il dialogo.
La Settimana delle culture ha infatti il grande merito di dar voce alla poliedrica identità del nostro territorio, dimostrando come la città di Palermo sia in grado rispondere alla paura, all’intolleranza e allo scetticismo propri della fase storica che stiamo vivendo,con l’impegno attivo e con l’amore per la bellezza nelle sue diverse forme. La formula del successo di questa manifestazione sta infatti nella capacità di ripensare il senso di appartenenza e l’identità, da intendersi non in opposizione all’altro, ma come prodotto della valorizzazione dell’alterità, del confronto e della conoscenza della sfaccettata eredità(materiale e immateriale)che la storia della nostra terra ci ha consegnato.
In quest’ottica, aderendo alla manifestazione, l’Ateneo conferma il proprio impegno a servizio delle città, configurandosi sempre più come luogo di innovazione e sperimentazione, animatore del tessuto culturale della città, per una Palermo sempre più città universitaria il cui futuro si gioca sulla valorizzazione delle molteplici energie intellettuali che la animano dal profondo.
Siamo alla V edizione – spiega Gabriella Renier Filippone, presidente della Settimana delle Culture – Si tratta ormai di una manifestazione molto attesa dalla città e la quantità di proposte spontaneamente pervenute alla segreteria organizzativa lo dimostra. L’Associazione ha in questi anni consolidato un proficuo rapporto di collaborazione con le principali istituzioni culturali della nostro territorio, pubbliche e private, offrendo a chiunque desideri proporre eventi di varia natura (musica, danza, arte, percorsi cittadini, ecc.) l’opportunità di confrontarsi con un pubblico sempre più avido di cultura di qualità.
Il progetto “Settimana delle Culture” nasce con l’obiettivo di superare ogni barriera discriminante dai “diversamente abili” ai “diversi” per provenienza etnica e di indagare tra quelle forme culturali presenti nella nostra multiforme città senza discriminazioni di sorta. Ciò, in particolare ai nostri giorni, ci sembra una primaria e necessaria condizione: Palermo ha sempre mostrato nei secoli il volto dell’accoglienza, essendo modello di convivenza pacifica tra le diverse etnie, e ciò deve continuare a connotare il nostro variegato tessuto sociale e culturale nel rispetto reciproco delle libertà di culto religioso e delle più disparate tradizioni.
La Settimana delle Culture si prefigge tutto questo e si augura di apportare un contributo al difficile dialogo tra i popoli,in un momento storico nel quale assistiamo sempre di più all’intolleranza e alla più cieca e brutale violenza.
LEGGI IL PROGRAMMA DELLA SETTIMANA DELLE CULTURE
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