Al via la Zona Franca della Legalità della provincia di Caltanissetta e di comuni delle province di Agrigento ed Enna.

La Giunta regionale ha infatti deliberato lo stanziamento di 50 milioni di euro per la realizzazione della Zona Franca per la Legalità della provincia di Caltanissetta e di comuni di Agrigento e Enna , e il mantenimento di 30 milioni di euro a favore del settore di intervento ” Misure di accesso al credito – Credito d’imposta.

” E’ l’obiettivo di un percorso che abbiamo condotto con il Presidente Crocetta con convinzione e determinazione – afferma Mariella Lo Bello Assessore Regionale delle Attività Produttive – vogliamo cambiare il sistema e dare strumenti alle imprese perché la lotta all’illegalità diffusa si traduca in opportunità di lavoro e sostegno alle attività. La Zona Franca per la Legalità permetterà l’appetibilità dei territori che diverranno meta di investimenti. Un circolo virtuoso che consentirà il rilancio dell’economia e l’utilizzo di sgravi fiscali. Un incentivo per tutte quelle imprese sane che si atterranno alle regole di legge e opereranno nella trasparenza e legalità, opponendosi alle vessazioni della criminalità organizzata.

E’ fondamentale che questo avvenga -dice l’ Assessore Lo Bello – in Sicilia, perché dimostra come questa Sicilia cambi verso, creda nelle proprie potenzialità, utilizzi bene gli strumenti che le vengono forniti, e si avvii verso un processo di vera rinascita. La Zona Franca per la Legalità permetterà ai territori nuova vita, è un cambiamento radicale delle mentalità e del modo di operare e fare impresa. Credo che possiamo essere orgogliosi di tutto questo – conclude – e con noi tutta quella parte di imprenditori che credono in una Sicilia dove etica e moralità siano i supporti essenziali per la crescita”.

La Zona Franca della legalità è una idea nata sotto il precedente governo della regione e perseguita a lungo, senza successo, da Marco Venturi. In seguito l’idea, tanto caldeggiata anche dal senatore Lumia che l’aveva pensata in altra forma e per territori forse più variegati, è stata rimodulata e sposata dalla giunta Crocetta che oggi fa partire questo finanziamento.

Il via libera della giunta dovrà essere, adesso, seguito da decreti attuativo e modalità di intervento che chiariscano l’impiego di questi fondi in maniera inequivoca.