E’ allarme desertificazione commerciale in via Roma a Palermo. I negozi rimasti aperti stanno cercando di resistere ad una crisi che non sembra avere fine. L’ultimo negozio ad abbassare la saracinesca è stato DMail, trasferitosi al centro commerciale Forum. Lo si legge in un cartello affisso all’ingresso.
Stessa sorte era toccata prima a Zara e poi a Max and Co, così come a Intimissimi e Calzedonia.
Come scrive Repubblica Palermo, i negozi sfitti in quattro anni sono 50, le vetrine vuote 119.
Eppure c’è chi su via Roma vuole ancora scommettere, come il bistrot Balata, aperto da un mese con un investimento, da parte dei proprietari di 350mila euro, e l’assunzione di 20 dipendenti. Gli esercenti rimasti in via Roma, sempre più deserta, chiedono adesso al Comune interventi concreti.
“Il Comune ci ha dimenticati”, dice Mario Attinasi di Confesercenti, che più di un anno fa aveva presentato un piano parcheggi per consentire la chiusura al traffico della strada nel fine settimana ma anche per rendere più fruibili le altre isole pedonali. Un piano accolto all’inizio con entusiasmo e poi probabilmente dimenticato in un cassetto.
Non sono pochi i problemi in via Roma: marciapiedi dissestati, scarsa illuminazione, traffico perennemente congestionato.
“Le domeniche a piedi”, in via Roma, che avevano ben funzionato, non sono state più riproposte.
E la Ztl, accolta all’inizio favorevolmente dai commercianti, si è trasformata in una scure. Il piano parcheggi non è stato mai attuato, e in via Roma sono arrivate un numero sempre minore di persone.
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