se n'è parlato a talk sicilia con Carmelo Raffa e Gabriele Urzì della Fabi

Allarme Fabi, meno sportelli bancari aumentano le truffe on line

“Una lettera ai candidati alla presidenza della Regione Siciliana con la quale abbiamo evidenziato il problema della mancanza di sportelli in tanti Comuni. A livello nazionale ci sono 4 milioni di persone che non godono di uno sportello vicino a casa propria. A livello siciliano sono 320.000 le persone che a cui mancano gli sportelli, che sono 132 comune privi di banca. A questo punto praticamente noi abbiamo denunciato diverse volte il problema. Il problema è che secondo noi anche assume un l’aspetto giuridico perché le banche dovrebbero essere condannate da parte della magistratura. Perché la banca è un servizio pubblico essenziale”.

E quanto ha detto Carmelo Raffa coordinatore regionale della Fabi Sicilia cercando di sensibilizzare la politica su un tema delicatissimo che sta creando tanti disagi a tantissimi cittadini.

Il problema sociale è che il povero pensionato si deve recare a chilometri e chilometri di distanza per fare un’operazione bancaria, per prendere la pensione, per fare un bonifico, per fare un deposito – aggiunge Raffa -Tutto quello che ci sta nella banca. Tutto è fatto  per scoraggiare il cliente, andare presso lo sportello a fare l’operazione. Perché se un cliente deve andare in una banca e ci impiega un’ora e mezzo per fare un’operazione, a questo punto io devo trovare un’alternativa attraverso il bancomat, attraverso il telefonino. Le banche hanno approfittato della pandemia  ne hanno approfittato per mandarli a casa”.

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Alla desertificazione degli sportelli è legata anche l’aumento delle truffe. “È ovvio che le banche sono delle aziende che stanno al passo con i tempi – dice Gabriele Urzì segretario provinciale della Fabi -Non come come tutti pensano, che ognuno di noi quando doveva fare un viaggio prima andava all’agenzia di viaggi. Io mi ricordo che i biglietti ce li facevano agenzie di viaggio.

Spingere in maniera sfrenata sulla digitalizzazione delle banche e sul ricorso a strumenti non è una cosa positiva. Ci sono tanti che hanno difficoltà a gestire i canali internet e le App. E non mi riferisco solo agli anziani. Ma anche ai giovani. Mi piace precisare una cosa le agenzie di banca che vengono chiuse e parlo della mia. Così sono sicuro di non sbagliare. Le agenzie Unicredit non vengono chiuse perché sono poco redditizie nella maniera più assoluta. La politica è che bisogna scoraggiare l’utenza ad andare in banca”. Con grandi rischi. “Si sono ridotte le rapine, – aggiunge Urzì –  ma purtroppo ci sono sempre. Ma ci sono le rapine informatiche? Fatemi chiamare così che sono anche meno rischiose, perché poi anche il delinquente è sempre delinquente. Sono anche con nome e cognome, però rischiano anche molto meno. Perché una volta andare a fare una rapina con la pistola in mano, anche finta, una cosa è mettersi davanti un pc. Magari in un posto inarrivabile perché è difficile da individuare e purtroppo ormai c’è l’ingegneria informatica applicata al male”.

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I dati parlano di un aumento costante dei furti e delle truffe. “Sono sempre con un anno di sfasamento i dati del 2021 proprio da parte della Polizia Postale le truffe informatiche sono aumentate del 27%. Non è poco rispetto alla già non era inferiore aumento del 27%. Cioè è diventato un problema sociale”.

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