Mancano sportelli bancari in 132 comuni siciliani. Lo denuncia la FABI, ovvero la federazione autonoma bancari italiani. Una carenza che, secondo l’ente, incide sulle vite di oltre 320.000 abitanti dell’Isola. Fatto che ha portato la sigla a chiedere un incontro con i candidati alla presidenza della Regione, impegnati nella campagna elettorale in vista dell’election day del 25 settembre.

FABI: “Oltre 300.000 persone penalizzate”

Uno studio, quello della FABI, condotto sulla copertura garantita dagli ATM nei comuni siciliani.  Ricerca che, a livello nazionale, “ha messo alla luce che milioni di cittadini italiani non posso fruire dei servizi prestati dagli sportelli bancari. Per quanto riguarda la nostra Regione – scrive Fabi Sicilia – sono già oltre 320 mila le Persone penalizzate dall’assenza di filiale di Istituti di Credito. Infatti, 132 Comuni siciliani non godono di sportelli bancari”.

Se il fenomeno si espande ulteriormente diventerà un grave problema sociale per i territori dell’Isola. Tante persone anziane e anche meno anziane non hanno o non vogliono avere dimestichezza con i mezzi digitali anche per evitare rischi di frodi e truffe – evidenzia la federazione -. La Fabi Sicilia fa un appello a tutti i candidati governatori per conoscere la loro posizione sul grave problema e il loro impegno che concretizzerebbero se dovessero essere eletti alla più alta carica della nostra Regione.

Banche: Armao, condivido allarme Fabi su chiusura sportelli

Il candidato alla presidenza della Regione siciliana per il Terzo Polo Gaetano Armao ha risposto all’appello lanciata dalla Fabi sulla preoccupante chiusura degli sportelli bancari che non offrono servizi a 320mila siciliani dicendo di condividerlo e impegnandosi a trovare “Giá con la presentazione del rapporto sul credito 2021 – scrive Aramao – ho evidenziato che siamo in presenza di un preoccupante fenomeno di contrazione del numero delle banche regionali, degli sportelli e di una significativa riduzione del numero dei dipendenti ben oltre i livelli medi del Paese e solo in parte giustificata dall’evoluzione tecnologica e digitale”.

Per Armao “questo determina minori servizi per i siciliani e le imprese e riduce le opportunitá di lavoro per i giovani. Questo conferma che anche nel settore credito permane il divario Nord-Sud che si aggrava se connesso alla condizione insulare che svantaggia ancora più i territori”. “Per questo – aggiunge il candidato del Terzo Polo – condivido le vostre preoccupazioni e concordo suĺla necessità di contrastare la riduzione degli sportelli con un confronto serrato con le banche. In Sicilia, come giustamente sottolineate, sono oltre 320mila i cittadini che non possono fruire dei servizi degli sportelli bancari, e ben 132 i comuni che non ne hanno nessuno: oltre il 25% dei comuni siciliani”. . Armao ricorda infine che “negli ultimi quattordici anni sono stati chiusi oltre 664 sportelli, tendenza che pur in linea con quella del Sud è sensibilmente maggiore rispetto al Centro-Nord. É una tendenza alla desertificazione che impone soluzioni efficaci e moderne d’intesa con il sistema bancario e gli intermediari.che consentano di garantire le condizioni di eguaglianza sostanziale”.

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