Palermo

Allarme rosso per ‘salva imprese’ e ‘sblocca cantieri’, tutto rischia di restare paralizzato

Rischia di restare una mera enunciazione di principi il provvedimento ‘salva imprese’ che in Sicilia significa anche ‘sblocca cantieri’ visto che il fulcro dell’intera manovra deve servire a far ripartire le opere ex Cmc grazie ad una iniezione di liquidità nelle casse delle imprese sub appaltatrici creditrici dell’impresa e che stanno realizzando strade nell’isola.

L’allarme è stato lanciato ieri dalle stesse imprese creditrici che si sono accorte della cancellazione dal provvedimento dell’urgenza e dei termini stringenti.

“Annuncio l’audizione in Commissione per il 3 Luglio con i vertici di Anas, la Cmc, l’assessore Falcone, le imprese creditrici della Cmc ed i Sindaci coinvolti, come il sindaco di Agrigento Firetto, impegnati in prima linea nella battaglia per il prosieguo dei lavori sulle s.s. Agrigento / Palermo e Palermo/Caltanissetta” dice adesso la Presidente della IV commissione Giusi Savarino che continua “seguo questa incresciosa vicenda da più di un anno, avevo richiesto già 6 mesi fa l’istituzione di un fondo salva imprese e allo scopo il Presidente Musumeci aveva proposto di anticipare 70 milioni dai fondi europei, operazione che abbisogna il lasciapassare del governo romano, nonostante le rassicurazioni da parte del Ministro, passano i mesi e ancora nulla di fatto. Anzi la pezza trovata in Parlamento è una totale presa in giro. Sono basita e amareggiata ma non mi arrendo: sto al fianco dei Sindaci, delle imprese creditrici ed in difesa dei Siciliani”.

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“Sono estremamente preoccupata del modo con cui a Roma si sta affrontando una crisi epocale – dice ancora Savarino – per il nostro territorio. Da troppo tempo con faciloneria ci sentiamo dire che è tutto a posto, ci pensa Toninelli. Adesso basta! Questo Governo è stato eletto con i voti dei Siciliani, 52 eletti in Sicilia abbiano la dignità di onorare l’elettorato che rappresentano. Noi qui non abbasseremo mai la guardia”.

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