No all’ottava proroga della Cassa integrazione. I ritardo nella predisposizione del progetto 116117 sono tali da non giustificare un ulteriore ricorso allo strumento dopo che gli accordi del 7 gennaio prevedevano proprio l’impegno reciproco a non richiedere ulteriori proroghe altre il 31 luglio 2025 dopo quelle del 2024 e proprio del 7 gennaio 2025.
E’ la posizione di Almaviva contact che, in un lungo comunicato, spiega la propria offerta di natura diversa e mette in campo 4 milioni di euro per incentivi all’esodo sostenendo che questi soldi uniti alla Naspi garantirebbero il reddito ai lavoratori fino alla fine del 2027 dando alla regione il tempo per completare i propri programmi che li riguardano.
La lunga nota ufficiale di Almaviva Contact
La posizione dell’azienda viene espressa in una lunga e dettagliata nota: “Almaviva Contact ha sempre perseguito la strada della responsabilità e della collaborazione istituzionale, contribuendo sia pur in condizioni critiche a garantire una gestione dei lavoratori in chiave di sostenibilità sociale, e negli anni ha partecipato a definire una serie di intese di ampio profilo con la finalità di stabilire percorsi definiti in termini di tempi ed azioni da compiere, in ultimo con l’Accordo del 7 gennaio 2025 sottoscritto in sede ministeriale” si legge nel documento.
Serve rispetto dell’Accordo
“Almaviva Contact ritiene che il rispetto dell’Accordo rappresenti un dovere e un principio di responsabilità delle parti firmatarie, Regione Siciliana compresa, fondato tra l’altro sul comune impegno a non richiedere ulteriori proroghe di ammortizzatori conservativi oltre il termine previsto al prossimo 31 luglio della cassa integrazione per cessazione, già ampiamente prorogata ed in deroga, a fronte dei puntuali obblighi assunti dalla stessa Regione Siciliana”.
Non si può invocare l’ottava proroga della Cig
“Risulta incomprensibile perché i rappresentanti della Regione Siciliana, nonostante i sette mesi passati dalla assunzione di impegni garantiti e sottoscritti, rimasti senza esito – che seguono i dodici mesi del 2024 ugualmente trascorsi senza alcun risultato – ripropongano oggi ipotesi che non solo appaiono elusive di quanto formalmente concordato con l’Accordo del 7 gennaio scorso, ma ancora una volta rinviano ad un percorso futuro totalmente indeterminato quanto a scadenze, dimensioni e soggetti attuatori”.
In particolare, invocare l’ottava proroga consecutiva dell’ammortizzatore sociale conservativo configurerebbe un utilizzo improprio dello strumento, tenuto conto che i lavoratori sarebbero coperti fino al 2027 da un legittimo ammortizzatore come la NASPI, percependo fino al termine del 2025 indennità analoghe, e in alcuni casi superiori, a quelle oggi riconosciute”.
4 milioni di euro per l’incentivo all’esodo
“In questo senso, Almaviva Contact ha avanzato l’ulteriore disponibilità, in caso di esito positivo della procedura in corso, a destinare ai lavoratori, attraverso lo strumento dell’incentivo all’esodo, l’ammontare di circa quattro milioni di euro”.
“La proposta consentirebbe all’intera platea dei lavoratori di ricevere per i prossimi due anni un trattamento economico superiore a quello attualmente percepito, assicurando continuità e stabilità del reddito per un ampio arco temporale utile a realizzare le iniziative di ricollocamento preannunciate dalle istituzioni siciliane competenti”.
Il tavolo al Ministero, dopo l’incontro di ieri, è stato aggiornato a lunedì 28 luglio






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