Questa mattina a Palermo la manifestazione dei lavoratori Almaviva del servizio 1500. I lavoratori si sono radunati in un sit-in davanti alla Presidenza della Regione Siciliana, a piazza Indipendenza. Oggi intanto il governo regionale sarà impegnato in un tavolo di confronto a Roma nel corso del quale si parlerà anche del rilancio del polo industriale di Termini Imerese, anch’esso al centro di una lunghissima vertenza.

La protesta dei lavoratori Almaviva

La protesta di questa mattina è stata organizzata dalle sigle SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL, UGL TLC per chiedere la ripresa immediata del Tavolo Ministeriale e un intervento tempestivo e risolutivo del Governo nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori Almaviva Contact che attendono delle risposte e non riescono ad assicurare il sostentamento delle proprie famiglie. La Vertenza Almaviva Contact, infatti, rischia di trasformarsi in un vero e proprio massacro sociale, generando una ricaduta devastante nel territorio Siciliano. Si tratta di una situazione particolarmente critica per i lavoratori Almaviva del servizio 1500, attivato durante la pandemia da Covid19, e che sono in attesa di una soluzione definitiva per il loro futuro.

Il governo regionale al Mimit

Proprio per questo, il governo regionale vola oggi a Roma per incontrare il governo centrale e cercare di trovare una soluzione alla crisi. Al centro del vertice anche il rilancio dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese.
C’è attesa per l’incontro che il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e l’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo, avranno oggi, martedì 7 marzo, a Roma con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, nella sede del Ministero competente, il Mimit. “Nelle settimane scorse – sottolineava ieri Schifani – non sono mancati vertici e interlocuzioni rispetto alle due tematiche che hanno visto protagonisti la Regione, il ministro Urso e i sindacati. Sono convinto che, attraverso l’attenzione del governo nazionale, le due tematiche possano avere un esito positivo per il bene dei lavoratori e della Sicilia”.

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