E’ tempo di nomine in casa Amap. L’azienda Partecipata del Comune di Palermo che si occupa della gestione del servizio idrico nel capoluogo siciliano e in Provincia, ha convocato per oggi l’assemblea dei soci al fine di scegliere i componenti del nuovo collegio sindacale. A farne parte saranno cinque elementi. Scelta avallata dal primo cittadino Roberto Lagalla, con apposita determina sindacale (la numero 22 del 7 febbraio del 2024).

Il nuovo collegio sindacale di Amap

Documento nel quale il sindaco ha deciso di nominare Graziella Ricotta in qualità di presidente del Collegio Sindacale. Due i componenti effettivi, ovvero Luigi Passaglia e Maurizio Valerio. Altrettanti i componenti supplenti, ovvero Antonino Li Volsi e Ambra Leone. Profilo scelti in base al bando lanciato a luglio del 2022, con il quale si individuavano le “caratteristiche di professionalità, il titolo di studio ed i requisiti richiesti per la designazione/nomina dei rappresentanti del Comune in Organismi partecipati e sono stati invitati gli interessati a manifestare la propria disponibilità all’eventuale designazione e/o nomina nei citati Organismi”.

Il piano per gli invasi dell’azienda

Nomine che arrivano in un momento complicato per l’azienda di via Volturno. A metà gennaio infatti, le riserve disponibili per la distribuzione idrica nelle reti dei 47 Comuni della provincia di Palermo affidati in gestione ad Amap hanno raggiunto livelli di allerta. Ciò per effetto del regime climatico della passata stagione autunnale e dell’inizio della corrente stagione invernale, caratterizzato da scarse precipitazioni produttive e temperature ben al di sopra delle medie. Le piogge della prima metà del mese di gennaio non hanno apportato significativi aumenti dei livelli degli invasi con situazioni di particolare criticità nei serbatoi Rosamarina, Scanzano e Piana degli Albanesi in cui si registra una diminuzione dei volumi di circa un terzo rispetto allo scorso anno. Abbassamenti si registrano anche nei livelli delle falde idriche sotterranee di tutta la provincia con riduzione delle portate rese dalle sorgenti e dai pozzi.

 

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