Rimane tesa la situazione in casa Amap. Le sigle sindacali hanno indetto il secondo sciopero in tre giorni, convocando un nuovo sit-in per mercoledì 31 maggio alle ore 9 presso la Prefettura di Palermo. Mattinata nella quale i rappresentanti dei lavoratori avranno un ulteriore incontro negli uffici di via Cavour con il prefetto Maria Teresa Cucinotta. Sul tavolo rimane aperta la questione relativa al blocco dei conti correnti dell’azienda, disposto qualche giorno fà dalla guardia di finanza su richiesta del Gip. I sindacati attendono infatti novità in merito alla richiesta di conversione del sequestro avanzata dai legali di Amap. Mossa con la quale il socio unico, ovvero il Comune di Palermo, punta a sbloccare le liquidità della Partecipata.

Un ipotesi spiegata nella seduta di Consiglio Comunale di lunedì 29 maggio dal vicesindaco Carolina Varchi. L’idea sarebbe quella di porre come “garanzia”, al posto dei conti correnti, dei beni immobili e alcuni crediti vantati dall’azienda nei confronti del comune di Palermo per le attività di manutenzione delle caditoie. Fatto che sbloccherebbe così le risorse al momento bloccate. Soldi che permetterebbero non solo di portare avanti la continuità aziendale ma sbloccherebbero inoltre il pagamento degli stipendi di maggio da corrispondere agli oltre 700 dipendenti della società.

Cgil, Cisl e Uil: “Serve intervento tempestivo”

Nuovo sciopero, quindi, con i sindacati che auspicano buone notizie dal tavolo in Prefettura. “Attendevamo di esssere convocati già oggi ma evidentemente si è reso necessario per le istituzioni interessate fare ulteriori verifiche e passaggi, di cui chiederemo dettagli nella mattinata di domani”, hanno sottolineato i segretari della Filctem Cgil Palermo Calogero Guzzetta, Femca Cisl Palermo Trapani Andrea Perrone e Uiltec Uil Sicilia Palermo Maurizio Terrani. “Ci aspettiamo una positiva risoluzione della vertenza che coinvolge quasi 700 lavoratrici e lavoratori nonché 47 comuni della provincia, inclusa la città di Palermo. Ribadiamo la preoccupazione già espressa sugli stipendi dei dipendenti e sull’erogazione dei servizi. È indispensabile un intervento tempestivo“, concludono i tre segretari.

Cisal: “I lavoratori non possono pagare il prezzo di questa vicenda”

Sulla stessa linea anche Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla, della Federnergia Cisal, che ribadiscono le priorità per l’azienda e i lavoratori di Amap. “Ci auguriamo che la convocazione dei sindacati per domani alle 10 alla Prefettura di Palermo, sulla situazione dell’Amap, sia foriera di buone notizie per i lavoratori e per centinaia di migliaia di cittadini: un servizio delicato come quello idrico e di depurazione non può subire interruzioni, né i lavoratori possono pagare il prezzo di una vicenda in cui non c’entrano nulla. Ricordiamo che quasi 700 famiglie non hanno ricevuto gli stipendi di maggio e la situazione è ormai insostenibile, per questo domani terremo un sit-in davanti alla Prefettura in attesa delle comunicazioni ufficiali delle istituzioni”.

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