Momenti di paura all’interno di un bus Amat, a Palermo. Un’autista dell’azienda partecipata del Comune ha subito un’aggressione, durante il suo orario di servizio, da parte di due uomini. Da verificare la dinamica dell’accaduto. A tal proposito, fonti della società fanno sapere che sono state già acquisite le immagini, le quali verranno girate anche alle forze dell’ordine.

Aggredito l’autista

L’episodio si è verificato all’altezza dell’incrocio fra corso Calatafimi e viale Regione Siciliana, in IV Circoscrizione. Per motivi ancora da chiarire, gli aggressori hanno superato le delimitazioni anti-covid, inveendo ed insultando l’autista. Tanti gli improperi rivolti al lavoratore, con tono decisamente minaccioso. Proprio a causa dell’accaduto, l’operatore ha bloccato la marcia del mezzo, paralizzando di conseguenza il traffico.

Prima gli insulti, poi pugni e schiaffi

L’atmosfera è diventata immediatamente caotica. I due uomini, con atteggiamento sempre più aggressivo, hanno invitato l’autista a scendere dal mezzo. I due soggeti hanno poi deciso di passare dalle parole ai fatti. I protagonisti di questo spiacevole episodio hanno dapprima colpito le pareti dell’autobus. Poi hanno spostato l’attenzione sul lavoratore Amat, infliggendogli diversi schiaffi ed alcuni pugni al volto e al petto. Un’azione che ha fatto scoppiare il panico fra i passeggeri, alcuni dei quali molto vicini al luogo dell’aggressione.

Danneggiato il mezzo

Nella foga, i due uomini hanno danneggiato anche il mezzo. Spaccato il vetro che delimita lo spazio fra l’area destinata all’utenza e il posto guida. Fatto che ha parzialmente placato la rabbia dei soggetti, che hanno continuato a gridare contro l’autista. A quel punto, capendo di essere stati ripresi, i soggetti si sono allontanati dal posto guida, scendendo poi dal mezzo.

Amat ha acquisito le immagini

A riprendere l’accaduto un passeggero presente sull’autobus al momento dell’aggressione. Il video ha fatto il giro dei social nelle ultime ore, finendo in particolare su alcuni canali Telegram. Immagini acquisite dallo staff dell’azienda Amat, al fine di ricostruire l’accaduto. Riprese che saranno inoltrate anche alle forze dell’ordine. Ciò per risalire ai responsabili.

 

 

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