Il Fiume Oreto a Palermo, che fu testimone dell’assalto di Asdrubale. Il Bosco ai Prati di Caprara a Bologna, vero polmone verde dentro al tessuto urbano. E il Castello Aragonese a Taranto, che Ferdinando II edificò alla fine del ‘400.
Sono i tre beni più votati, sino a oggi, nella 9/a edizione dei Luoghi del cuore, censimento promosso dal Fondo Ambiente Italiano con Intesa Sanpaolo. Una classifica ancora parziale (si vota fino al 30/11), che in due mesi ha già raccolto più di 300 mila voti per 20 mila luoghi da salvare. Le regioni più attive, Puglia, Sicilia, Lombardia ed Emilia
Romagna.
La classifica prosegue infatti con il Trabocco Turchino a Marina di San Vito (CH) al 4/o posto e poi la Chiesa di San
Francesco a Pisa, l’Antico Stabilimento termale di Porretta Terme (BO), la Basilica di Santa Giulia a Bonate Sotto (BG), il Santuario della Madonna della Scala a Massafra (TA), il Borgo di Rasiglia a Foligno (PG), l’Abbazia di San Michele Arcangelo a Lamoli di Borgo Pace (PU).
Tra i più votati anche due beni di grande valore simbolico come il borgo di Castelluccio di Norcia (PG) e la Chiesa di San Salvatore a Campi di Norcia; insoliti come il Sentiero delle Ripe a Muro Lucano (PZ); o già segnalati come il Castello di Sammezzano a Reggello (FI). Ai primi tre classificati, rispettivamente 50mila, 40mila e 30mila euro
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