“Mai abbassare la guardia”, scriveva ieri sui suoi profili social l’assessore Maurizio Carta a proposito della lotta al fenomeno degli ambulanti abusivi. E invece il Comune lo ha fatto, anche se in parte. La tregua dettata dall’ordinanza emanata dal Comune per combattere l’abusivismo dilagante su via Maqueda ed arterie limitrofe è durata soltanto ventiquattro ore. Il provvedimento è partito venerdì 4 agosto. Durante il primo giorno di attivazione, le disposizione dell’Amministrazione sono state rispettate. Ma già dal giorno dopo, le strade del centro si sono ripopolate di bancarelle e venditori non autorizzati, che hanno intasato l’area normalmente destinata al transito delle bici. Niente da fare quindi. Per eliminare il fenomeno degli abusivi bisognerà fare di più, soprattutto in termini di controlli.
La nuova ordinanza del Comune
Lo stop agli ambulanti abusivi è previsto dall’ordinanza 157 del 3 agosto, firmata dal sindaco Roberto Lagalla su proposta dell’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti e della dirigente Rosa Vicari. Atto resosi necessario per “l’esigenza di contrastare il persistente fenomeno di violazione del decoro cittadino” e nel quale il Comune intima “il divieto di svolgere commercio su aree pubbliche, anche con mezzi mobili, sia alimentare che non alimentare, esercitato sia in forma itinerante (tipologia C) che temporanea in occasione di fiere mercato, nonché quello esercitato dai produttori agricoli” su una trentina di strade, tutte o quasi traverse di via Ruggero Settimo e via Maqueda.
Divieti violati da otto anni
A dire il vero infatti, i divieti su quest’ultime arterie viarie del centro risalgono a ben prima, ovvero all’ordinanza 171 dell’8 luglio 2015. Un provvedimento quindi emesso dall’allora sindaco Leoluca Orlando ma che, nei fatti, ha trovato raramente piena attuazione, soprattutto fra piazza Verdi e la Stazione Centrale. Otto anni di vuoto nel quale gli abusivi hanno avuto la meglio. Un fenomeno che gli esponenti della Giunta Lagalla hanno provato a contrastare con questo nuovo atto. Ma se nelle prime ventiquattro ore dall’attuazione del provvedimento gli ambulanti erano praticamente spariti dall’asse del centro, nel pomeriggio del 5 agosto tutto è tornato come prima. Bancarelle ovunque da via Ruggero Settimo ai Quattro Canti, con venditori ambulanti attrezzati chi di piattaforma mobili chi di un semplice telo posto a terra. Categoria dalla quale vanno esclusi gli autori del cosiddetto “genio umano”, ovvero rivenditori italiani autorizzati per 120 giorni all’anno al fine di vendere opere autoprodotte, generalmente quadri o gioielli.
Pochi i controlli
Come sopra detto, i controlli sono stati abbastanza pochi, vista anche l’estensione del tratto di strada interessato dall’ordinanza. Ma quando ci sono stati hanno avuto una certa efficacia. Come dimostra quanto avvenuto intorno alle 20 di sabato, quando quattro agenti della polizia municipale hanno iniziato un giro di perlustrazione fra piazza Verdi e via Napoli. Un tratto dal quale c’è stato un fuggi fuggi generale di ambulanti. Discorso diverso invece all’altezza di via Del Celso, arteria nella quale stazionavano due rivenditori di borse. In un primo momento, i soggetti in questione stavano per togliere le tende. Ma nel momento in cui si sono accorti che i controlli erano finiti, hanno rimontato tutto il “negozio” come se nulla fosse successo. La strada per l’Amministrazione appare ancora lunga e le ben note carenze di personale all’interno della polizia municipale non facilitano il compito. La volontà c’è ma se ancora dopo otto anni gli abusivi sono ancora lì qualcosa sul fronte dei deterrenti, forse, dovrebbe cambiare.
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