si è svolta l'assemblea annuale

Confimprese Ambulanti, Riccardo Florio confermato presidente, “Occorre sostegno immediato”

Durante l’assemblea annuale degli ambulanti svoltasi il 15 marzo scorso, Riccardo Florio è stato confermato Presidente di Confimprese Ambulanti.
Le funzioni di segretario della categoria sono state affidate a Giuseppe (Pippo) Cavallaro.

Il settore ha bisogno immediato di sostegno economico, rilancio dei mercati

Il rilancio dei mercati è al centro del programma presentato dal Presidente Riccardo Florio.
“Per rilanciare questa forma di commercio – ha dichiarato il Presidente di Confimprese Ambulanti – decimato dalla pandemia prima e dagli effetti collaterali della guerra in Ucraina dopo, occorre un sostegno economico a fondo perduto perché questa categoria non ha, praticamente, ricevuto alcun sostegno, ed inoltre vanno create linee di finanziamento anche per i soggetti non bancabili”.

Modello dei mercati va adeguato alle nuove esigenze dei consumatori

Il neo segretario di Confimprese Ambulanti Pippo Cavallaro si è invece soffermato “sulla necessità di rivedere il modello dei mercati che va adeguato alle nuove esigenze dei consumatori”.

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La situazione in Sicilia

Netto calo in cinque anni del numero degli ambulanti siciliani. Lo dicono i dati del Mise (ministero dello Sviluppo Economico) analizzati due giorni fa da Confimprese Sicilia in un incontro a Palermo sulla situazione del commercio sulle aree pubbliche.
L’analisi va dal 2016 al 2020 e presenta un quadro preoccupante che non è più basato sulle sensazioni ma è acclarato dalla crudezza dei numeri.
Ragioni vecchie e nuove, croniche e congiunturali, stanno mettendo in discussione una forma di commercio che, nonostante il calo del numero di operatori, rappresenta una importante fetta della distribuzione commerciale.

I dati siciliani, dal 2016 al 2020 un calo del 12,3%

Dai dati forniti dal ministero dello Sviluppo Economico le aziende ambulanti in Sicilia al 31 dicembre 2020 risultano 18.666 a fronte delle 21.298 esistenti nel 2016. Certificata una flessione di 2632 aziende pari al 12,3% nettamente superiore al 7,8% registrato a livello nazionale.
La perdita di sole 192 aziende nel 2020 conferma la teoria di Confimprese Sicilia secondo la quale la tenuta del numero di attività è determinata dal rinnovo di tutte le autorizzazioni fissato originariamente al 31 dicembre 2020.

Differenze tra le province ma comparto in sofferenza

I dati fanno emergere delle differenze tra le varie province. Due province, nel periodo 2016-2020 sono in crescita, Trapani registra un più 127 ed Enna un più 20 mentre tutte le altre segnano un meno. Si va dal -35 nella provincia di Agrigento al meno 1985 della provincia di Palermo. Anche in questo caso i dati tra il 2019 ed il 2020 sono abbastanza omogenei. A perdere di più sono le province dove è maggiormente radicato il commercio su aree pubbliche, oltre a Palermo anche Catania perde abbastanza registrando un -313.

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