Preoccupazione e fermento tra i 40 lavoratori della Tecnis dopo l’annuncio di una revoca dell’ordinanza che avrebbe dovuto dare il via il 7 gennaio alla ripresa dei lavori per l’anello ferroviario.
Le segreterie provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, raccogliendo lo stato di tensione tra le maestranze per l’incertezza delle prospettive occupazionali causata dallo stop ai lavori, hanno scritto oggi alla Prefettura di Palermo, al sindaco Leoluca Orlando e al vice sindaco Emilio Arcuri chiedendo una convocazione urgente.
“Abbiamo sollecitato un incontro con Rfi, l’amministrazione comunale e i vertici della Tecnis, alla presenza del commissario Ruperto, per avere garanzie sul proseguimento del cantiere, sul rispetto dei programmi dell’opera e del piano delle assunzioni – dichiarano i segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Ignazio Baudo, Antonio Cirivello e Francesco Piastra – Già a novembre l’azienda avrebbe dovuto fare decine di nuove assunzioni ed entro marzo la Tecnis avrebbe dovuto completare i reclutamenti, per un totale di circa 90 lavoratori edili da impiegare, secondo un piano illustrato alle organizzazioni sindacali nel mese di ottobre”.
I sindacati chiedono dunque un confronto per garantire sia i livelli occupazionali previsti che il corretto svolgimento dell’opera. “A Palermo la cig straordinaria non deve scattare perchè esiste un piano che prevede l’entrata a regime del cantiere – aggiungono i sindacati degli edili – Ci aspettiamo che l’azienda e il commissario diano garanzie e confermino il piano di sviluppo dell’appalto”.
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