Arriverà di buon’ora domani a Palermo la Premier Giorgia Meloni per partecipare, come lei stessa ha annunciato, alla commemorazione di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta uccisi 31 anni fa con l’autobomba di via D’Amelio.

Il Presidente del Consiglio non sarà, invece, per motivi di ordine pubblico alla fiaccolata serale organizzata, come sempre, dal suo partito. Per lo stesso motivo, all’ultimo istante, la cerimonia di commemorazione alla caserma Lungaro, si svolgerà senza la partecipazione della stampa. La sua sarà una presenza istituzionale anche se non è ancora certo se, fra i mille appuntamenti, si recherà anche al minuto di silenzio proprio in via d’Amelio. A sconsigliare anche questo passaggio è il sistema di sicurezza che teme un contatto con la contro manifestazione che punterà sempre su via D’Amelio.

In via D’Amelio, poi, è annunciata, nel pomeriggio, la presenza, invece, della segretaria nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein che,  con il segretario regionale Anthony Barbagallo, arriverà intorno alle 16:30 per ricordare le vittime dell’autobomba mafiosa che il 19 luglio 1992 alle 16.58 uccise il giudice Paolo Borsellino e gli genti di scorta della polizia di stato Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

La Premier alla Caserma Lungaro

Certamente Giorgia Meloni sarà alla caserma Lungaro di Palermo alle 8.45 per la deposizione di una corona di fiori davanti alla lapide in ricordo dei poliziotti delle scorte morti nel 1992. Per quella manifestazione la conferma della presenza della Presidente del Consiglio arriva direttamente dalla Questura. Oltre la Meloni ci sarà il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Capo della Polizia Vittorio Pisani oltre le più alte Autorità e i familiari delle Vittime.

Le visite private

Nel programma sono previste anche visite private. Fra queste la Meloni dovrebbe rendere omaggio anche ai giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone nei luoghi dove sono sepolti, il cimitero di Santa Maria di Gesù e la chiesa di San Domenico.

A seguire presiederà un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura, per fare il punto sulla lotta alla mafia. Un incontro  a porte chiuse nel quale si confronterà con il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, con il procuratore Maurizio de Lucia e con i vertici delle forze dell’ordine.

La messa in suffragio

Difficilmente il Presidente del Consiglio arriverà alla messa in suffragio prevista alle 11. Alla celebrazione presenzierà, invece, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani

La messa in suffragio si terrà nella chiesa Santa Maria della Pietà, in piazzetta della Pietà alla Kalsa e sarà celebrata dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice.

Il saluto del vice sindaco

“Desidero ringraziare il presidente del Consiglio per la sua significativa presenza a Palermo, come tutti gli anni, il 19 luglio in occasione dell’anniversario della strage di via d’Amelio nella quale furono uccisi il Giudice Paolo Borsellino e la sua scorta formata da Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli. Per la prima volta nel ruolo di Capo del Governo italiano, non è voluta mancare nella nostra città in una data così particolare partecipando a una iniziativa istituzionale. La sua presenza è una testimonianza importante per ribadire come la lotta alla mafia sia una priorità di questo governo: non a caso, infatti, il primo provvedimento varato dal cdm è servito a blindare l’istituto dell’ergastolo ostativo, messo a repentaglio già nella scorsa legislatura e il Presidente ha già annunciato un provvedimento per chiarire il concetto di criminalità organizzata mettendolo al sicuro dalle recenti interpretazioni giurisprudenziali. La lotta alla mafia è una costante nella formazione personale e politica di Giorgia Meloni, lo ha spiegato tante volte e lo dimostra giorno dopo giorno, in memoria ed in onore di grandi magistrati come Paolo Borsellino e Giovanni Falcone”. Lo ha detto Carolina Varchi, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia e vicesindaco di Palermo.

 

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