A due giorni dall’anniversario della strage di Via D’Amelio del 19 luglio 1992, divampa la polemica sulla riforma che potrebbe indebolire il “concorso esterno” in associazione mafiosa. Anche Salvatore Borsellino contesta la tesi del ministro Nordio che, nel prospettare una futura riforma, aveva definito il concorso esterno “un reato evanescente, un ossimoro. Va rimodulato”.

“Meloni sconfessi Nordio, concorso esterno non va toccato”

Salvatore Borsellino non lesina critiche all’esecutivo nazionale. Ed entra in polemica con la premier, ricordandole alcune dichiarazioni scolpite nel tempo:  “Giorgia Meloni sostiene di aver iniziato a fare politica sull’onda emotiva della morte di Paolo Borsellino, adesso se vuole essere coerente mi aspetto che la premier smentisca il ministro Nordio e la sua riforma” aggiungendo che “se avrò modo di incontrare il premier Giorgia Meloni le vorrei chiedere come si concilia il suo entrare in politica dopo la strage di via D’Amelio e la morte di Paolo Borsellino e le esternazioni di un suo ministro che promette di smantellare la legislazione antimafia di Giovanni Falcone attaccando proprio l’articolo del concorso esterno in associazione mafioso eleminando il quale la quasi totalità dei processi per mafia verrebbero ad essere annullati. Io da Giorgia Meloni non mi aspetto parole ma fatti. Lo censuri o la faccia uscire dal governo come si merita”.

La contromanifestazione di CGIL, Arci e movimenti

A due giorni dall’anniversario della strage del 1992, Salvatore Borsellino è già in via D’Amelio, per rendere a tutti chiaro il suo sostegno alle associazioni giovanili, alla Cgil ed ai movimenti che mercoledì prossimo scenderanno in corteo, attraversando la città con una marcia che vuole collegare simbolicamente i due luoghi simboli della tragica stagione del 1992: l’Albero Falcone e via D’Amelio. Questa mattina Borsellino è stato convocato dal Questore di Palermo. Si cerca, insomma, di evitare il replay di quanto accaduto il 23 maggio scorso, quando il ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli uomini della scorta venne “macchiato” dagli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.

“Mi ha voluto incontrare perché aveva letto alcune mie dichiarazioni in merito a quanto avvenuto il 23 maggio – ha detto Salvatore Borsellino – Mi ha spiegato che ci sarebbero state delle provocazioni a cui i poliziotti hanno risposto. Questa volta ho spiegato al questore che non ci saranno problemi. Sarò io ad accogliere i giovani del corteo delle associazioni e insieme entreremo in via D’Amelio. Forse all’albero Falcone è mancato questo”.

Antimafia divisa dunque. Da un lato le manifestazioni ufficiali, dall’altro la “contro” proposta di quella che una volta si chiamava società civile. Il “contro” programma – spiega l’attività Jamil El Sadi – punta a far nascere una consapevolezza antimafia “Intersezionale”. Il programma è stato promosso da Officina del Popolo, Attivamente, Our Voice, Rappresentanti degli studenti dell’I.S. Majorana, Cgil Palermo, Arci Palermo, Sindacato Studentesco Regina Margherita, Fa.se. Cannizzaro, Sindacato Studentesco Parlatore Kiyohara, Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Radio Aut, Collettivo Rutelli, USB Palermo.

 

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