Il leader di Ap, Angelino Alfano, dà il via libera a Fabrizio Micari. Il ministro ha incontrato nel tardo pomeriggio di ieri il rettore in un hotel a Palermo insieme a Leoluca Orlando e al suo eterno braccio destro siciliano Dore Misuraca. Nonostante nella stessa giornata Ap abbia perso pezzi a favore dell’Udc i centristi alfaniani vanno avanti nell’accordo con il centrosinistra
“L’incontro con Alfano è stato molto positivo – dice il candisato fabrizio Micari – abbiamo discusso di prospettive e abbiamo cominciato a parlare delle emergenze da affrontare. Con la conferma dell’appoggio di Ap il campo ora è abbastanza largo, si aggiunge a Pd, il Megafono, la lista dei territori di Leoluca Orlando e Sicilia Futura”.
Adesso per Micari si apre la caccia ad altre alleanze a partire da Pisapia “Oggi non ho parlato con Pisapia, ma le dichiarazioni di ieri mi rendono fiducioso”.
“Se si parla di programmi e si guarda a cosa c’è dall’altra parte penso che ci possano essere ancora margini per un’alleanza anche con la sinistra – aggiunge – Sono convinto che i temi del lavoro, dei diritti, delle politiche per i migranti e l’integrazione siano temi di centrosinistra”.
Ieri, però, Rifondazione comunista aveva richiamato ilc andidati Fava a chiarire la sua posizione ribadendo il concetto in base al quale l’unità a sinistra è comunque alternativa al Pd a prescindere da Alfano
Ma a sinistra non sembrano voler ascoltare le sirene del Rettore di Palermo “Intorno alla candidatura di Fava in Sicilia si sono riunite tutte le forze di sinistra. La candidatura non è accettata dal Pd. Non saprei come definire il Pd in questo momento – ha detto Massimo D’Alema da Reggio Calabria – il problema che pone Pisapia, non sbagliato in linea di principio – ha aggiunto – è costruire un campo di sinistra. Noi non abbiamo nessuna ostilità in linea di principio a collaborare a livello amministrativo con il Pd. Lo faremo nel Lazio con Zingaretti e in Lombardia sostenendo il candidato del centrosinistra. Eravamo disposti a sostenere Micari ma a Roma si sono incontrati Alfano e Renzi che in cambio di una legge elettorale che assicuri un certo numero di senatori con un apparentamento del Pd con Ncd ha fatto saltare l’accordo”.
Non sembrano, dunque, esserci margini per una riconciliazione “Voglio vedere se il patto sarà rispettato visto che Renzi è uomo di grandi promesse non mantenute. E’ una accordo mercantile che nulla ha a che vedere con la Sicilia. Un’operazione che ha rotto il centrosinistra che non si può fare con il centrodestra. Così si fa una marmellata nella quale non vogliamo affondare”.
E anche se al momento Micari e compagni parlano solo di alleanze anche con Ap che ha esternato il proprio appoggio ufficiale bisognerà chiarire le rispettive posizioni. fra le ufficialoizzazioni, infatti, non c’è il ticket con Giovanni la Via vice Presidente del quale si era parlato ma la questione dovrà essere chiarita ben prima di passare alla predisposizione di listino del presidente e liste apparantate.
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