Il Pd ha chiesto al presidente della Regione di prendere tempo per il rientro in classe degli studenti degli istituti superiori. “Sono ancora troppe le criticità segnalate dagli operatori del settore scolastico in merito alla riapertura delle scuole e per le quali, ancora, non sembra esserci soluzione” spiega Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico e segretario alla Presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, che ha chiesto un confronto con il presidente della Regione, Nello Musumeci e con ” le categorie interessate per evitare di aprire tra qualche giorno e dover richiudere dopo poco”.

Il deputato regionale del Pd sostiene che il mondo della scuola non è ancora pronto per accogliere gli studenti già dal 7 gennaio.

“Da un incontro telematico che abbiamo avuto con le sigle sindacali e alcuni autorevoli membri del mondo scolastico regionale è emerso che tantissimi sono i dubbi sui metodi con i quali si apriranno le scuole – spiega Dipasquale – per esempio nel caso dei trasporti non sappiamo se la flotta dei mezzi sarà potenziata per consentire il distanziamento tra gli alunni a bordo; chi controllerà se i passeggeri indossano o meno la mascherina; non sappiamo come si impediranno gli assembramenti all’ingresso e all’uscita dalle scuole. Inoltre reputiamo che al personale delle scuole dell’infanzia debbano essere fornite le mascherine FPP2, visto che è davvero difficile spiegare ai bambini più piccoli che bisogna mantenere le distanze, oltre che impossibile per il tipo di lavoro che si svolge. In ultimo, ma non meno importante, crediamo che prima di aprire le scuole andrebbe fatto uno screening della popolazione scolastica in modo da ridurre ancora la possibilità di veicolazione dei contagi”.

“L’assenza di un confronto, anche parlamentare, su questi temi è una grave carenza del Governo regionale – conclude il parlamentare ibleo – e per questo motivo chiediamo al Presidente della Regione di attivarsi rimandando l’apertura delle scuole a quando il confronto sarà consumato e tutti i dubbi chiariti”