Riprendono oggi gli interrogatori dei 18 indagati nell’ambito dell‘inchiesta sugli appalti truccati in Sicilia dopo una pausa di 24 ore durante la quale Procura e Gip hanno messo insieme quanto raccolto nei primi sette interrogatori di martedì. Pm e Gip hanno lavorato sulle carte calando nel contesto dell’inchiesta le timide ammissioni che sarebbero state fatte dalla presidente della commissione di assegnazione della gara da 17 milioni dell’Asp di Siracusa, Giuseppa Di Mauro, che avrebbe confermato che il rinvio della aggiudicazione era avvenuto su pressione dell’allora direttore generale dell’Asp Alessandro Maria Caltagirone, e che i punteggi delle ditte partecipanti erano stati modificati.
Ferdinando Aiello, consulente che avrebbe mediato tra l’impresa e l’azienda sanitaria, ha invece respinto ogni accusa nel corso della mattina dell’11 novembre. Rinviato l’interrogatorio di Paolo Emilio Russo, altro componente della commissione di gara. Per tutti pende la richiesta di arresto su cui il gip si pronuncerà nei prossimi giorni.
Esce di scena uno degli indagati
Nella mattinata di martedì a comparire davanti alla Gip di Palermo Carmen Salustro, oltre Aiello, era stato Vito Fazzino, che ha invece portato carte e fornito spiegazioni che hanno convinto gli inquirenti tanto da indurre la Procura a ritirare tutte le richieste di misura cautelare nei suoi confronti (arresti domiciliari e interdizione dai pubblici uffici).
Si entra nel vivo
Oggi tocca a Saverio Romano, deputato nazionale di Noi Moderati e ad Alessandro Maria Caltagirone, l’ormai ex manager dell’Asp di Siracusa, auto sospesosi e poi sostituito dalla Regione con un Commissario Straordinario. Rispetto al calendario iniziale c’è stata una modifica legata agli argomenti trattati. Questi due interrogatori chiuderanno la fase di approfondimento relativa alle due accuse di manomissione degli appalti ponte assegnati alla Dusmann dall’Asp di Siracusa.
Le altre vicende
Poi si passerà al terzo capo d’accusa ovvero la manipolazione del concorso per 15 stabilizzazioni all’Ospedale Villa Sofia di Palermo partendo dall’ex manager dell’ospedale Roberto Colletti e continuando con Antonio Iacono e infine si affronterà la quarta accusa ovvero la presunta tangente al Consorzio di bonifica della Sicilia occidentale con l’interrogatorio del direttore generale Giovanni Giuseppe Tomasino e Alessandro Vetro.
Solo domani, venerdì 14 novembre infine, davanti al gip compariranno, Antonio Abbonato, Salvatore Cuffaro il suo più stretto e storico collaboratore Vito Raso e Carmelo Pace.






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