Via libera in commissione salute e sanità alla rimodulazione della rete ospedaliera targata Ruggero Razza. Nonostante il voto contrario annunciato dai 5 stelle, la rete è passata dalla Commissione con esito positivo anche grazie all’astenzione, sia pure critica, del Pd.

“La nuova rete ospedaliera siciliana è frutto dell’ottimo lavoro svolto dal governo Musumeci e dall’assessore alla Salute Ruggero Razza. Le istanze del territorio sono state ascoltate, pur nei limiti imposti dal Dm 70, che comunque ci aspettiamo venga rivisto in sede nazionale – dice il deputato di “Diventerà Bellissima” Pino Galluzzo, componente della Commissione Salute all’Ars, esprime la propria soddisfazione per il via libera al testo – Siamo riusciti a mantenere tutti i presidi della provincia di Messina, aumentando i posti letto e i servizi. Mi preme sottolineare, in particolare, l’aver salvato l’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, seconda città più grande della provincia, che non meritava di essere chiuso. È un risultato importantissimo, frutto di mesi di duro e incessante lavoro a tutela della salute dei cittadini”.

Le scelte dovranno, adesso, essere validate anche da Roma perchè la rete possa realmente prendere forma in questa dimensione molto attenta alla Sicilia orientale anche se con criticità da risolvere fra Siracusa e Ragusa.

“Il parere favorevole della sesta commissione alla nostra proposta di Rete rappresenta un significativo risultato per il quale desidero ringraziare la presidente La Rocca Ruvolo e tutti i commissari – commenta l’assessore Ruggero Razza -. Essere riusciti a determinare una nuova organizzazione nella primissima parte della legislatura, consentirà, dopo il confronto con i ministeri affiancanti, di realizzare nei prossimi mesi un effettivo passo avanti nell’interesse di tutta la popolazione”.

“Avevo preso l’impegno a compiere questo primo passo nei sei mesi iniziali, e così è stato – ha aggiunto Razza – adesso subito al lavoro per rendere effettiva la proposta, individuare le giuste strategie per il completamento degli organici, avviare l’attesa revisione della rete del territorio, vero punto di svolta per assicurare servizi efficienti ai cittadini. Ci prepariamo al confronto con i ministeri, nella consapevolezza di avere riportato la proposta di rete dentro i parametri del D.M. 70/2015 e di aver operato nell’interesse di tutti i territori. Se consideriamo che il voto odierno arriva dopo la “promozione” della nostra Isola sui LEA, siamo davvero soddisfatti perché l’attività di programmazione procede di pari passo con la quotidiana gestione della erogazione dei servizi sanitari”.

“La struttura immaginata dall’assessore del movimento #diventera’bellissima garantisce la salute dei cittadini, prevedendo piu’ unita’, piu’ posti letto e reparti anche e soprattutto negli ospedali periferici – dice Giusi Savarino – Questo documento permettera’ anche, dopo le stabilizzazioni e le mobilita’ gia’ avviate dall’assessore, di riaprire I concorsi e dare finalmente serenità’ e prospettiva a tutto il comparto.  Un plauso va quindi all’assessore Razza per la solerzia e celerita’ del suo lavoro, frutto sia dell’ascolto delle parti sociali e dei rappresentanti di categoria sia delle istanze dei territori. E’ davvero iniziata una nuova stagione politica , di buona politica. Ai Siciliani dimostriamo giornalmente e con i fatti come opera un vero Governo del cambiamento”.

Anche Sicilia Futura in commissione Sanità si è espressa a favore della proposta di riordino della rete sanitaria-ospedaliera. “Convintamente l’abbiamo appoggiata – dice ilc apogruppo Nicola D’agostino – apprezzando il lavoro svolto in questi mesi dall’assessore Razza che si è sostanziato nell’ascolto del territorio e dei settori della sanità pubblica e privata. È stato rispettato l’impianto di base proposto dall’ex assessore Gucciardi, modificato con elementi utili a rendere la sanità siciliana più vicina ai cittadini. Auspichiamo ora che la proposta della nuova rete ospedaliera, al vaglio del ministero della Salute venga in gran parte confermata”.

Un no forte era arrivasto dall’opposizione “Una rete ospedaliera figlia del precedente governo, che non convince e non riduce gli sprechi che continueranno ad essere il punto debole della sanità  siciliana”.

Il Movimento 5 stelle aveva bocciato senza termini la bozza della rete ospedaliera approdata oggi all’Ars “mutuata – dicono i componenti 5 stelle della sesta commissione di palazzo dei Normanni – su quella del governo precedente, osteggiato solo a parole dall’attuale governatore e che oggi, in linea di continuità con il precedente esecutivo, ha finito semplicemente per portare a compimento il disegno dell’ex governo Renzi di archiviare definitivamente il diritto alla cura e alla salute dei siciliani”.

“Oggi – dicono Francesco Cappello, Giorgio Pasqua, Antonio De Luca e Salvatore Siragusa – il governo ha deciso di andare avanti a prescindere dalle richieste di modifica della struttura della rete, assolutamente insostenibile sotto il profilo economico. L’operazione di maquillage compiuta dal governo, attraverso la quale ha semplicemente convertito le unita ospedaliere complesse in eccesso, così come stabilite dal DM 70, in unità semplici e unità semplici dipartimentali non ci convince e non riduce sprechi e costi che continueranno ad essere il vero tallone d’Achille del sistema”.

“Quale sia l’idea di questo governo sulla sanità – concludono i deputati 5 stelle – non ci è chiaro e non è chiaro nemmeno al governo stesso. Si è passati dalla rete Gucciardi che accontentava tutti, alla rete Razza che invece si muove a macchia di leopardo. Insomma da Gucciardi a Razza il risultato non cambia e lo sconfitto è sempre lo stesso: il popolo siciliano”.

Nel pd, invece, c’è chi, pur essendo critico su alcuni aspetti, ha deciso di astenersi come i Pd Giuseppe Arancio e Franco de Domenico per i quali“Il decreto di riordino della rete ospedaliera se pur apprezzabile in alcune parti non risponde appieno alle esigenze dei territori per questo abbiamo deciso di  astenerci durante la votazione finale del provvedimento”.

“Il PD in Commissione  – aggiungono  – ha lavorato per dare un contributo concreto alla stesura di  un piano che  rispondesse alle esigenze di tutti i siciliani ed in particolare di coloro che vivono nello zone disagiate (isole e territori montani) Il testo appena esitato, invece, consentirà sì di attivare le procedure di mobilità del personale e di bandire i nuovi concorsi, ma non risolverà molte delle criticità emerse durante il confronto con le realtà locali e che avrebbero dovuto avere una maggiore considerazione”.