Un architetto di San Giuseppe Jato è finito in un’inchiesta dopo che ha redatto gli atti progettuali e tecnici e predisposto anche la documentazione per costruire un fabbricato, per conto di un privato, tra Monreale e di San Giuseppe Jato da adibire a magazzino in un vasto fondo agricolo e in parte per civile abitazione.
La procura ha chiesto l’archiviazione dopo un anno di indagini
Il Comune autorizzava la costruzione. Dopo anni dal provvedimento è stato notificato al professionista insieme ad altre soggetti, un avviso di proroga delle indagini emesso dal gip di Palermo per truffa, abuso di ufficio, violazione di norme urbanistiche e falso, in concorso. Dopo la notifica l’architetto assistito dagli avvocati Salvino e Giada Caputo ha chiesto di essere sentito dal magistrato per dimostrare che non ha commesso i reati contestati. Le tesi difensive hanno dimostrato che l’architetto non ha avuto alcun ruolo di natura amministrativa o urbanistica, essendosi limitato soltanto alla predisposizione di atti di natura tecnica. Dopo un anno di indagini la procura ha accolto le argomentazioni dei difensori e ha chiesto l’archiviazione. Richiesta accolta dal gip.
Le parole dei legali
“Dopo quasi 2 anni – hanno affermato gli avvocati Salvino e Giada Caputo – per il tecnico è arrivata la parola fine di una vicenda spiacevole che ha condizionato la sua vita professionale e familiare”.
Scoperti in un mese 17 abusi edilizi a Palermo
In un solo mese sono state 17 le segnalazioni amministrative di abusi e sono stati segnalati 18 proprietari. Sono i dati del nucleo “edilizia” della polizia municipale di Palermo, nell’ambito delle operazioni finalizzate al contrasto del degrado urbano, dell’abusivismo e della tutela del patrimonio architettonico e ambientale.
Intervento in un palazzo storico
Tra gli interventi più rilevanti, quello in vicolo della Neve all’Alloro, nel palazzo storico “La Rosa”, dove è stata denunciata un’occupante abusiva per la trasformazione dell’immobile in abitazione. Alla donna è stato contestato anche il furto d’acqua. In via Sant’Isidoro, su segnalazione dei carabinieri, è stato sequestrato un edificio di circa 50 metri quadrati, in corso di realizzazione, su piattaforma di 90 metri quadrati, in un terreno in un’area di verde storico, senza che la proprietaria avesse alcun titolo.
Bloccati lavori in via Mancuso
In via Mancuso, zona Partanna Mondello sono stati bloccati, con il sequestro, i lavori di realizzazione di chiusura di un primo piano in procinto di essere trasformato da terrazza scoperta in vano abitativo, senza le autorizzazioni del genio civile, imprescindibili per la sicurezza e le richieste di legge. Infine in via Placido Rizzotto in collaborazione con i carabinieri, gli agenti della municipale hanno identificato e sequestrato un’attività illecita di gestione e stoccaggio di rifiuti speciali, tra cui anche rifiuti pericolosi. Un palermitano di circa 40 anni, è stato denunciato per riciclaggio di batterie verosimilmente rubate da un punto di e-distribuzione, è stato denunziato dal personale intervenuto per gestione e stoccaggio illecito di rifiuti pericolosi. Gli sono stati sequestrati penalmente tutti i veicoli, tra cui un camion e il materiale usato per l’attività, oltre ai due veicoli usati per lo stoccaggio, un gazebo con tanto di scrivania e bilancia, che lo stesso usava come “ufficio” per l’acquisto dei rifiuti
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