“È raro trovare in un politico uomo tratti di sensibilità e umanità. In Davide li ho facilmente riconosciuti. La sua attenzione sui più fragili, su chi soffre, le sue coerenti battaglie a volte solitarie in difesa dei diritti e delle libertà delle donne (unioni civili, difesa della legge sull’aborto, sul divorzio breve, vietate le dimissioni in bianco, legge sul dopo di noi, sull’autismo per citarne alcune). Sono state battaglie su cui si è speso, ci ha messo la faccia, a volte le ha vinte, a volte le ha perse”.

Così su Facebook Valeria Ajovalasit, presidente nazionale di Arcidonna e iscritta al circolo Pd “Palermo Futura” si spende per il candidato segretario renziano del Pd in Sicilia. Lo fa ripercorrendo una serie di battaglie.

“L’adozione nelle unioni civili (stepchild adoption) l’ha persa – continua – più correttamente l’abbiamo persa ad esempio. Le ho ricordate perché per me, da donna e femminista, le libertà di noi donne, i diritti faticosamente conquistati e oggi messi in discussione da questo governo nazional popolare di destra, sono principi irrinunciabili. Avrei preferito una donna, certo, ma l’essere donna non basta e pur stimando Teresa, anche se da lei mi sarei aspettata meno polemiche e più proposte, e augurandole un buon lavoro, non potrò sostenerla, perché alcune sue posizioni politiche sono in profondo contrasto con le mie”.

E poi spiega “Ad esempio: il documento da lei firmato contro le adozioni nelle unioni civili o, ancora, la condivisione di un documento con un’altra donna, Paola Binetti, per inserire l’obiezione di coscienza nella legge sul fine vita, marcano la mia distanza politica da Teresa e coerentemente con la mia storia sosterrò Davide perché la sua visione laica e progressista è più vicina alla mia. Con Teresa condivideremo altre battaglie comuni”.