La capitaneria di porto di Palermo ha stabilito con proprio decreto le attività consentite all’interno dell’area marina protetta di Capo Gallo a Isola delle Femmine, nel Palermitano. Il provvedimento firmato dal comandante Raffaele Macauda. Ad essere varato il disciplinare provvisorio per l’anno 2023. Si tratta di un provvedimento regolamentare nelle more dell’emanazione del definitivo testo di esecuzione ed organizzazione. Ad essere dettate nuove norme di dettaglio per lo svolgimento delle attività marittime all’interno di uno specchio acqueo di elevato pregio ambientale. In quest’area il legislatore ha posto un particolare regime di tutela.

Le attività vietate

Di particolare rilievo sono le disposizioni che riguardano la disciplina delle attività subacquee, consentite solo in siti di immersione dedicati. Nel rispetto di un vero e proprio codice di condotta che miri a preservare il più possibile il patrimonio vegetale e faunistico dell’area marina protetta. Inoltre, definiti i requisiti di accesso e le condizioni di esercizio per le visite guidate subacquee a cura dei Centri Diving che intendano operare all’interno dell’area. Disciplinata la navigazione delle unità da diporto nelle tre diverse zone in cui è suddivisa l’area marina protetta. Quindi non è consentito l’utilizzo di moto d’acqua, acquascooter e mezzi similari, nonché la pratica dello sci nautico.

Ok all’ormeggio in alcune aree dedicate

Previste delle aree per l’ormeggio dei natanti in campi boe in corso di installazione. Questo al fine di consentire ai fruitori di ormeggiare nelle strutture predisposte dall’ente gestore. In particolare, i permessi per l’ormeggio ai campi boe sono resi disponibili attraverso un portale web, al link http://www.ampcapogalloisola.it/permessi.php. L’importo dei diritti di segreteria da versare all’ente gestore varierà in funzione della lunghezza dell’unità navale. Inoltre regolamentato il trasporto passeggeri per contingentare i flussi e soddisfare le esigenze di tutela ambientale. Consentito il rilascio di un numero massimo di 10 unità nautiche, per un tetto di 2 autorizzazioni per singolo armatore residente nei comuni costieri della Amp. Infine, in materia di pesca professionale, sarà consentita solo nelle zone B e C dietro autorizzazione dell’ente gestore. E solo a favore delle imprese di pesca aventi sede legale nei comuni ricadenti nell’area marina protetta alla data di entrata in vigore del decreto istitutivo. Dovranno però essere utilizzati specifici attrezzi da pesca di tipo tradizionale e nel rispetto dei divieti di cattura delle specie ittiche indicate nel disciplinare.

L’ente gestore pro tempore

La capitaneria di porto di Palermo designata soggetto gestore pro-tempore dell’area marina protetta “Capo Gallo-Isola delle Femmine”. Sempre nelle more dell’individuazione di un nuovo soggetto delegato alla gestione. Il testo integrale del provvedimento, che ha ricevuto il preliminare nulla osta del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, è stato pubblicato sul sito web istituzionale www.ampcapogallo-isola.it.