Niente scuolabus per decine di famiglie del quartiere Arenella, a Palermo. E’ questa la denuncia che alcune mamme della borgata della settima Circoscrizione hanno fatto questa mattina davanti ai locali dell’istituto comprensivo Karol Wojtyla di via dell’Arsenale. I genitori hanno voluto infatti manifestare il proprio dissenso rispetto alla decisione presa dall’Amministrazione, chiedendo una revisione del provvedimento. D’accordo anche il consigliere di Fratelli d’Italia Natale Puma: “Senza le navette, ci potrebbe essere perfino un calo d’iscrizioni”.
Sospeso lo scuolabus, i disagi dei genitori dell’Arenella
La notizia è arrivata un paio di mesi fa. Da allora, i genitori sono costretti a fare i salti mortali per portare i propri figli a scuola, a volte percorrendo diversi chilometri in mezzo al traffico e con la necessità di fare la spola fra casa e lavoro. “Soffriamo un enorme disagio – racconta Rita Randazzo -. I nostri figli, quarto e quinto anno, sono costretti a spostarsi in altri plessi rispetto a quello dell’Arenella, a volte anche a due chilometri di distanza. Noi chiediamo che venga ripristinato il pullmino nel quartiere. E’ un nostro diritto. Non abbiamo mica chiesto noi questi cambi di istituto. Ci hanno lasciato a mare. Sono mamma di altri tre figli, che vanno in scuole diverse. Come mi dovrei spostare secondo il Comune?“. Problemi con il quale annunciano la volontà di mettere in campo alcune forme di protesta. “Siamo disposte a scioperare – sottolinea Chiara Mirabella -. Non si può andare avanti in queste condizioni. Abbiamo pure timore, nei giorni di pioggia, a mandare i bambini a scuola“. “Che problemi abbiamo? – chiede la signora -, Il traffico, la distanza, il posteggio. Praticamente noi siamo in curva che dobbiamo lasciare i bambini a scuola. Chiediamo lo scuolabus”.
Puma: “Amministrazione riveda decisione”
Un disagio chiarito anche dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Natale Puma, oggi accanto alle mamme in via dell’Arsenale. “Sono stato chiamato questa mattina dalle mamme che frequentano le terze e le quinte classi della scuola Rizzo, nei locali del plesso Di Bartolo. Manifestano che, da oltre due mesi, l’Amministrazione non ha mandato il bus navetta che, da venticinque anni, serviva gli alunni negli spostamenti. Queste mamme manifestano perchè spesso hanno solo un auto e che hanno bambini che vanno su plessi diversi. La difficoltà di dover accompagnare i figli a scuola è evidente. A volte devono aspettare alla fermate dei bus. La strada della scuola Di Bartolo è abbastanza pericolosa nell’attraversamento”. Motivi per i quali l’esponente del centrodestra chiede un ripensamento al Comune. “Senza le navette, ci potrebbe essere un calo d’iscrizioni al plesso Rizzo. La scuola è un presidio importante sul territorio. Venendo a mancare, si allungano le distanze. Chiedo all’Amministrazione di riconsiderare la decisione di sospendere il servizio bus navetta“.
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