L’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao non dovrà versare al Fisco 800 mila euro. La commissione tributaria provinciale di Palermo ha accolto due ricorsi presentati contro altrettanti procedimenti avviati nei suoi confronti dall’Agenzia delle Entrate.
Armao è stato assistito dagli avvocati Angelo Cuva, Castrenze Giamportone e Giovanni Maniscalco. Le contestazioni – scrive il Giornale di Sicilia – riguardavano presunti mancati versamenti frutto dell’attività di avvocato dell’attuale assessore regionale: 155 mila euro di maggiori compensi non dichiarati nel 2012. I legali hanno dimostrato che i compensi vanno dichiarati nell’anno in cui sono stati realmente incassati, per cassa e non per competenza.
Precedentemente l’assessore aveva incassato il successo anche in un secondo ricorso che valeva molto di più: oltre 650 mila euro. La scorsa estate Armao era stato raggiunto da un provvedimento di pignoramento di Riscossione Sicilia che, una decina di giorni fa, ha fatto marcia indietro: è stato accertato che per le cartelle esattoriali contestate l’assessore aveva chiesto e ottenuto la rottamazione che interrompe l’azione esecutiva.
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