Al cimitero dei Rotoli da anni ci sarebbe stato un vero comitato d’affari che gestiva l’intera procedura delle tumulazioni. Secondo le indagini dei carabinieri ne avrebbero fatto parte impiegati amministrativi, seppellitori, operai Reset e impresari funebri.

Al momento sono stati notificati una decina di avvisi di garanzia e oggi l’arresto dell’ex direttore dei cimiteri Cosimo De Roberto che si era dimesso a febbraio scorso quando si è avuta notizia dell’indagine. Su molti della cricca si continua a indagare. Impiegati dei servizi cimiteriali di via Lincoln e operai Reset erano a conoscenza della sezione 58 bis. Un’area gestita senza regole.

Qui si parcheggiavano alcune salme per dare la precedenza ad altre secondo una logica “spartitoria”.

“Non ti preoccupare per gli amici il posto c’è sempre”, diceva De Roberto al titolare di un’agenzia di pompe funebri. Per alcuni impresari i posti si trovavano sempre. “Con lei ho fatto una figura enorme perché ancora ho un debito con lei”, diceva De Roberto a Trinca.

Che rispondeva: “Non ti preoccupare, mi serviva un’informazione mi ha chiamato il consigliere Paolo Caracausi per una salma diciamo che sono parenti suoi, ascolta… dimmi una cosa quando se ne parla a mettere questi loculi prefabbricati diciamo all’entrata del cimitero… dimmi una cosa eventualmente lo posso aiutare qua Paolo diciamo perché a sua zia che è in camera mortuaria C’è qualche posto diciamo la vicino per poter sistemare diciamo la zia di Paolo”.

Ma il consigliere comunale Caracuasi afferma: “Non so a cosa si possa riferire l’intercettazione, visto che non mi è morto alcuna zia e nessuno dei miei parenti è sepolto al cimitero dei Rotoli”.

I carabinieri hanno sentito i parenti dei defunti che hanno ammesso quanto accadeva al cimitero. “È deceduto mio suocero – ha detto uno di loro – Io e mia moglie ci siamo recati a Rotoli per chiedere se vi fosse la possibilità di un loculo. Abbiamo conferito con il direttore il quale ci ha fatto intendere che la salma potesse essere tumulata anziché inumata previo pagamento di una somma di denaro.

Io personalmente mi recavo al cimitero e dopo avere incontrato il direttore versavo nelle sue mani la somma di denaro pari a 800 euro”. A poco a poco il direttore De Roberto aveva compreso che il gioco era stato in parte scoperto “Purtroppo mi hanno bloccato tutte cose a me… mi hanno bloccato i biglietti aerei mi hanno bloccato tutte le cose… digli che avvicina e vediamo”.

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