Arrivano in Gazzetta ufficiale gli stanziamenti per garantire la fase di avvio dei dissalatori ma l’emergenza idrica e la siccità incombono sulla Sicilia soprattutto in giorni di particolare caldo come questi.

Ventuno milioni di euro per la gestione dei dissalatori di Gela, Porto Empedocle e Trapani. Lo prevede un decreto legge del governo nazionale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana, che assegna 10 milioni per il 2025 e altri 11 milioni per il 2026. È stata così accolta la richiesta del governo Schifani. Gli impianti di dissalazione potranno partire, con la massima efficienza, nelle prossime settimane.

Schifani “Garantito avvio e gestione degli impianti”

“Questo stanziamento – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – garantirà l’avvio e la gestione degli impianti in modo da assicurarne il regolare funzionamento nel 2025 e 2026. Un importante risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra governo nazionale, esecutivo regionale e commissario per l’emergenza idrica e che porterà benefici concreti alla popolazione. Le fasi di realizzazione dei tre dissalatori sono ormai alle ultime battute e nelle prossime settimane entreranno in funzione”.

Subito 300 litri al secondo

Con la produzione garantita dalla dissalazione si potrà immettere nella rete idrica di questi territori in totale, nell’immediato, un quantitativo di 300 litri di acqua al secondo che, a regime, giungeranno fino a 500 litri al secondo, che da soli sarebbero in grado di soddisfare un fabbisogno pari a una popolazione di oltre 200 mila abitanti. In realtà, questa fornitura, unita alle altre forme di approvvigionamento, potrà servire una popolazione complessiva di oltre 800 mila persone.

Per il commissario nazionale per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua “l’assegnazione di 21 milioni di euro alla Sicilia rappresenta un passo concreto e strategico nella lotta alla crisi idrica che affligge alcune aree dell’isola. Il lavoro condiviso tra Regione, Governo centrale e struttura commissariale dimostra come la sinergia istituzionale sia lo strumento più efficace per rispondere in modo strutturato e tempestivo alle sfide che il cambiamento climatico ci impone”.

Attenzione governo Meloni alla Sicilia

“Ancora una volta il governo Meloni dimostra grande attenzione alla Sicilia. Lo stanziamento di 21 milioni di euro per la gestione dei dissalatori di Gela, Porto Empedocle e Trapani è un grande risultato, raggiunto grazie a una perfetta sinergia istituzionale con il governo Schifani e con il commissario per l’emergenza idrica” dice Giorgio Assenza, capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, aggiungendo: “Procede nel migliore dei modi, quindi, l’iter che porterà all’entrata in funzione di questi impianti fondamentali per contrastare la crisi idrica che affligge la nostra regione. Peraltro i dissalatori saranno anche all’insegna del rispetto dell’ambiente e del paesaggio, così come ha certificato la Commissione tecnico specialistica regionale per le autorizzazioni ambientali dopo un apposito esame di cui ha dato notizia nelle scorse settimane l’assessore al Territorio e all’Ambiente Giusi Savarino”.

Positive risorse ma serve intervento complessivo

Per la Cisl  “La Sicilia è in pieno deficit idrico, come oggi ha detto in maniera chiara, il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, nell’audizione in commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità. Per tradurla in termini concreti, questo determina uno stato di vera emergenza anche sul fronte del dissesto idrogeologico e degli incendi, oltre che ovviamente della grave carenza d’acqua. È positivo lo stanziamento nazionale di fondi per i dissalatori di Gela, Porto Empedocle e Trapani. Ma servono interventi strutturali per evitare di superare la soglia di criticità, ormai prossima”.

Un piano urgente e straordinario

A sostenerlo è il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana, che già nei mesi scorsi aveva lanciato l’allarme sul rischio siccità e desertificazione per la regione: “Proponiamo nuovamente la realizzazione di interventi urgenti – aggiunge la Piana – quali, per citarne alcuni, la creazione di un piano straordinario di manutenzione e ripristino delle reti idriche esistenti e la soluzione dell’annoso problema della depurazione per consentire il riutilizzo delle acque reflue depurate a scopi irrigui e industriali. Riteniamo però necessario che si lavori anche al futuro, partendo dall’elaborazione di un piano regionale di adattamento ai cambiamenti climatici che includa strategie a lungo termine per la gestione delle risorse idriche, la prevenzione della desertificazione e la protezione della biodiversità. Dobbiamo rilanciare la questione forestale e dei consorzi di bonifica, che sono essenziali per prevenire il dissesto idrogeologico e la cura del territorio. Puntiamo sulla riforestazione, come strumento essenziale di tutela ambientale”. La Cisl Sicilia sottolinea l’importanza di un dialogo costante e costruttivo con il Governo Regionale e tutte le parti sociali. “Proponiamo l’istituzione di un tavolo permanente sul rischio siccità – afferma La Piana – che riunisca rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni sindacali e datoriali, degli enti di ricerca e delle associazioni ambientaliste, per monitorare l’andamento della crisi, valutare l’efficacia delle misure adottate e programmare interventi futuri”.