Con 32 voti favorevoli e 24 contrari l’Ars ha approvato la manovra d’assestamento che muove circa seicento milioni di euro. Il semaforo verde è arrivato al termine di una due giorni caratterizzata da forti contrapposizioni tra le opposizioni e la maggioranza. Riscritto, ma soltanto in parte, il maxi emendamento che ieri era stato al centro delle polemiche per la lunga sfilza di microfinanziamenti a Comuni e associazioni.

Stralciata, invece, la contestata norma “salva-ineleggibili”, che avrebbe inciso sulle cause per ineleggibilità in corso per quattro deputati di Sala d’Ercole. Tra le norme approvate i 50 milioni di euro che andranno ad abbattere i rialzi dei mutui casa a tasso variabile.

Dentro anche l’integrazione oraria dei lavoratori Asu e i settanta milioni che consentiranno alla Regione di acquisire il totale controllo del fondo che gestisce gli immobili venduti da palazzo d’Orleans nel 2007. Le prossime tappe a Palazzo dei Normanni riguarderanno la legge di stabilità 2024-2026, approvata recentemente dal governo Schifani.

Catanzaro, “Evitate mance elettorali e norma salva ineleggibili”

“Nel corso dell’esame del ‘collegato’ il gruppo Pd ha tenuto un comportamento coerente, abbandonando i lavori in commissione Bilancio nel momento in cui è stato violato l’accordo raggiunto in conferenza dei capigruppo, cioè quando è stata inserita la norma scandalo salva-ineleggibili ed i finanziamenti al territorio si sono trasformati in mance elettorali, anche da poche migliaia di euro”. Lo dice Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars.

“Siamo tornati a discutere il testo – prosegue – dopo che la norma salva-ineleggibili è stata stralciata, così come avevamo chiesto, e dopo che i finanziamenti ai territori sono stati decisi con un metodo differente, cioè attraverso provvedimenti amministrativi evitando di trasformare l’aula parlamentare in un consiglio di quartiere che vota norme da poche migliaia di euro”.

M5s, “Inaccettabile abolizione distanza minima tra impianti rifiuti e centri abitati”

Il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, commenta il collegato ter approvato dall’aula con il voto contrario dei Cinquestelle e mette il punto sulla abolizione della distanza minima tra i centri abitati e gli impianti del trattamento di rifiuti. Queste le sue parole: “L’abolizione della distanza minima degli impianti rifiuti dai centri abitati è inaccettabile. Ci siamo opposti energicamente in tutte le sedi per farla stralciare, ma gli altri partiti non hanno avuto il coraggio di prendere una posizione chiara. Si poteva modificare, l’abolizione tout court rischia di farci buttare il bambino con l’acqua sporca. Bene lo stralcio della salva ineleggibili cui siamo sempre stati contrari. Nel testo non ci dovevano essere norme ordinamentali, come stabilito in capigruppo, ma le regole di ingaggio devono essere osservate anche dal governo, non solo dall’aula”.

E prosegue: “Testo deficitario, in perfetto stile Schifani. Non solo, i tempi per consentire ai Comuni di utilizzare le somme derivanti dalle norme approvate sono troppo risicati, così rischiano di diventare carta straccia. Il governo ne prenda atto e si attrezzi per il futuro a portare le norme finanziarie in aula in tempi accettabili”.

Continua: “Per questo collegato noi abbiamo dato il nostro contributo, rimanendo in commissione bilancio fino all’ultimo per migliorare un testo che comunque è rimasto non condivisibile e per questo abbiamo votato contro”.

Nel suo intervento in aula, Antonio De Luca ha anche inviato un messaggio al governo per la prossima finanziaria. “A parte alcune somme per consentire alle aziende sanitarie di coprire i debiti – ha detto – non ci sono fondi per la sanità e questo è totalmente inaccettabile, considerato lo stato comatoso in cui essa si trova. Se il testo non cambierà, noi siamo pronti a fare le barricate”.

Undici milioni per anticipo contratto regionali, Messina “Un primato”

Il collegato ter alla finanziaria 2023, appena approvato dall’Assemblea regionale siciliana, prevede una dotazione di 10 milioni e 700 mila euro in favore del personale regionale del comparto per l’anticipo dei pagamenti delle spettanze relative al rinnovo del contratto 2019/2021.

“Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto che, per la prima volta nella storia, riconosce ai dipendenti della Regione un diritto economico negli stessi tempi di quelli statali. Un risultato – sottolinea l’assessore della Funzione pubblica e delle Autonomie locali, Andrea Messina – che dà merito al lavoro di squadra compiuto dal governo Schifani e riconosce ai lavoratori regionali il soddisfacimento del diritto legittimo a una misura perequativa che adegua gli stipendi al costo della vita e all’inflazione. Prossimo step al quale stiamo lavorando – continua l’assessore Messina – è la copertura, attraverso la legge di stabilità 2024, degli ulteriori stanziamenti relativi al contratto 2019/21, che realizzerà anche l’attesa riclassificazione e il rinnovo dell’ordinamento professionale del personale del comparto”.

Le variazioni di bilancio stanziano, inoltre, una dotazione di un milione di euro da destinare a una polizza sanitaria integrativa delle prestazioni erogate al personale regionale dal servizio sanitario nazionale e ad altre prestazioni di natura assistenziale e sociale previste dai contratti collettivi regionali di lavoro.

Sammartino, “800 mila euro in più per rendere competitivo il settore”  

L’istituzione di un fondo da 300mila euro, affidato all’Ente di sviluppo agricolo (Esa) per interventi strutturali e infrastrutturali nel settore agricolo, forestale e dello sviluppo rurale, e 500mila euro in più nel capitolo che finanzia l’attività di promozione dei prodotti agricoli siciliani sui mercati internazionali. Sono due delle misure più rilevanti che il governo Schifani ha inserito nelle variazioni di bilancio approvate dall’Ars in favore del comparto agricolo.

“Il governo della Regione dà un chiaro segnale della rotta che ha intrapreso mettendo in campo risorse essenziali per rendere competitivo il settore. In questa direzione vanno anche i finanziamenti per la promozione dei nostri prodotti di eccellenza nei mercati mondiali. Stiamo facendo tanto, ma siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare”. Lo dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino.

Figuccia, “Norme per il rilancio settore Agricolo e Zootecnico”

“Norme importanti nell’ambito delle variazioni di bilancio per rilanciare economicamente il settore Agricolo e Zootecnico. Interventi per promuovere questi settori, sia con un occhio alle aziende che con un occhio agli enti controllati, a partire dall’ESA dove si è provveduto a stanziare 1.200.000 euro destinati al rinnovo del contratto di lavoro del personale di ruolo dell’Ente di sviluppo agricolo. Quest’ultimo è un atto che dà dignità e serenità ai lavoratori impegnati in uno degli enti regionali di rilievo a supporto di un comparto nevralgico per la nostra Regione. Ringrazio l’assessore dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea Sammartino per questi interventi che tracciano un percorso virtuoso”. Così l’onorevole Vincenzo Figuccia in una nota.

Ventimila euro per Catania in vista delle festività natalizie

“Un piccolo contributo per la città di Catania per dare luci e colori alle festività natalizie, ma soprattutto per regalare alla comunità catanese la fondamentale promozione culturale e turistica proprio in vista delle prossime festività”. Così il capogruppo dei Popolari e Autonomisti all’Ars, Giuseppe Castiglione, rende noto come nella finanziaria approvata dalla giunta regionale sia stato inserito un contributo di 20 mila euro per la città di Catania ed in particolare per iniziative di promozione culturale e turistica del territorio in occasione delle festività natalizie, che si aggiunge a quelli per il Teatro Bellini e per il capodanno.

“Andando oltre alle polemiche degli ultimi giorni su musica, concerti e lustrini. Siamo convinti che questo contributo possa servire alla promozione della città di Catania in un periodo che, anche grazie alle temperature decisamente poco invernali, possa invogliare i turisti a passare le festività alle pendici dell’Etna e, nello stesso tempo, regali ai catanesi una città natalizia e festosa”.

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